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NBA: Charlotte non molla, successo con gli Wizards

NBA

Gli Hornets mantengono viva una flebile speranza playoff battendo in casa in volata gli Washington Wizards 98-93. Undici punti in 28 minuti per Marco Belinelli

Gli Charlotte Hornets battono un colpo e rilanciano parzialmente le loro ambizioni playoff, dimostrando almeno di volerci provare fino alla fine, fino a quando la matematica può ancora regalare una possibilità. La vittoria contro Washington per 98-93, una delle squadre più in forma del 2017 e in piena corsa per il secondo posto a Est, se possibile aumenta il rammarico per una regular season in cui spesso sono sfuggite di mano delle partite alla portata della squadra del North Caroline. L'ottavo posto occupato dai Miami Heat è a quattro vittorie di distanza, un gap da recuperare nelle ultime 13 gare rimaste. “Tutti noi sapevamo quanto fosse importante vincere per tenere viva un minimo di speranza”, commenta Marvin Williams dopo aver messo a referto 16 punti e 8 rimbalzi. “Siamo appesi a un filo e non abbiamo più margine d’errore. Stiamo dando la caccia a un paio di squadre di assoluto livello che ci sono al momento davanti; dobbiamo ancora credere di potercela fare”.

La partita – Una vittoria arrivata grazie alla difesa, l’arma in più dell’inizio di stagione degli Hornets che via via ha perso smalto con il trascorrere delle settimane. Fattore decisivo come dimostra il 13-0 di record conquistato ogni volta che gli avversari sono rimasti sotto i 100 punti realizzati. E i capitolini non fanno eccezione. Gli Wizards tirano infatti con il 37% dal campo, il 31% nel primo tempo, in cui Charlotte però segna un punto in meno degli ospiti ed è ancora una volta costretta a inseguire. Il match quindi si risolve negli ultimi 60 secondi, dopo che la quarta tripla di serata di un Kemba Walker da 16 punti  regala il +7 ai padroni di casa a meno di 90 secondi dalla fine. A rispondere a quel punto ci pensa Bradley Beal, che segna in un amen cinque dei suoi 18 punti: prima con la tripla del -4 e poi lanciandosi su un passaggio pigro a metà campo degli avversari e volando al ferro indisturbato dopo la rubata. In campo c’è anche Marco Belinelli, che lucra il fallo, ma sbaglia uno dei due liberi a disposizione. Alla fine è sempre Beal a prendersi la tripla del possibile pareggio, tentata dalla lunga distanza e con ancora 10 secondi sul cronometro per provare a costruire un tiro migliore. “Bradley sapeva di dover prendere un tiro da tre per provare a pareggiarla e appena ha avuto un po’ di spazio ci ha provato”, commenta Scott Brooks a fine gara. “Non sono in disaccordo con la sua scelta”. Scelta giusta e impegno da non critacare a detta del coach ex-Thunder, “un aspetto di cui non posso lamentarmi”, nonostante le tre sconfitte arrivate nelle ultime quattro partite sembrino rallentare non di poco la corsa al secondo posto.

Belinelli, 11 punti in 28 minuti – In casa Hornets alla fine sono cinque i giocatori in doppia cifra, tra cui un Marco Belinelli da 11 punti e +10 di plus/minus in 28 minuti. Otto invece sono i punti con 10 rimbalzi e 5 assist di Nicolas Batum, ritornato sul parquet dopo i problemi di emicrania che lo hanno tenuto fuori per due partite. “È un giocatore unico, in grado di darci una mano decisiva in entrambe le fasi di gioco – racconta coach Clifford a fine gara -; quando perdi un giocatore del genere diventa molto dura”. Dall’altra parte invece il miglior realizzatore è John Wall, con 19 punti e “soli” 8 assist (per i suoi standard), in una serata nervosa in cui ha fatto scintille con Frank Kaminsky, ricevendo in cambio un fallo tecnico dopo un diverbio con l’avversario. Una decisione che non è andata giù al numero 2 degli Wizards: “Ho visto giocatori imprecare contro gli arbitri o scippargli la palla di mano, senza ricevere nessuna sanzione. Devono iniziare a smetterla di mostrare favoritismi verso alcuni giocatori. Se l’idea è quella di essere intransigenti, bisogna dare sempre il fallo tecnico, in qualsiasi caso”.