Seconda vittoria in fila per gli Hornets, che infliggono ad Atlanta la quarta sconfitta consecutiva. Sei punti per Marco Belinelli, in campo nel parziale che decide la gara
“Ci crediamo ancora, anche se sappiamo di avere un margine di errore ridotto. Ma tutti sanno che possiamo andare ai playoff e ci proveremo fino alla fine”. È il veterano Marvin Williams a spiegare il momento degli Charlotte Hornets, arrivati alla seconda vittoria in fila dopo tre sconfitte che sembravano averli eliminati dalla corsa ai playoff. Con il successo ai danni degli Atlanta Hawks, invece, gli Hornets si ritrovano a tre partite di distanza dall’ottavo posto occupato da Detroit, e visto che la matematica non li condanna, gli uomini di coach Steve Clifford non vogliono darsi per vinti fino alla fine. A dar loro una mano il momento complicato degli Hawks, arrivati alla quarta sconfitta consecutiva e alle prese con le assenze di Paul Millsap e Kent Bazemore, che ne avranno ancora per una decina di giorni: con solo una partita di vantaggio su Indiana per il quinto posto a Est, ora Dwight Howard e compagni devono stare attenti a non farsi risucchiare nella corsa per i playoff, visto che la nona posizione è distante solo tre partite.
Panchina sugli scudi — La grande protagonista della gara è stata la panchina della squadra di casa, capace di battere gli avversari 43-22 grazie ai 14 punti di Frank Kaminsky, i 12 di Jeremy Lamb e gli 8 punti, 4 rimbalzi e 3 recuperi del neo acquisito Briante Weber, oltre ai 6 di un Marco Belinelli da +31 di plus-minus (il migliore dei suoi) in 21 minuti nonostante la mano fredda al tiro (1/5). Un tabellino positivo grazie al parziale da 27-6 confezionato dagli Hornets all’inizio del secondo quarto, grazie al quale hanno poi scollinato oltre la doppia cifra di vantaggio mantenuta quasi per tutto il resto della partita, finendo poi anche sul +23 in un ultimo quarto senza storia. Alla fine i migliori marcatori a quota 16 sono Nicolas Batum e Kemba Walker (per lui anche la tripla numero 200 in stagione, sesto a riuscirci quest’anno), sfruttando lo spazio ulteriore fornito dalla presenza di uno “Stretch 5” come Frank Kaminsky, vera spina nel fianco della difesa degli Hawks con le sue 3 triple (12/30 di squadra per Charlotte dall’arco). Ad Atlanta non è bastato mandare sei giocatori in doppia cifra guidati dai 20 di Dennis Schröder, pagando le 18 palle perse di squadra e mostrandosi quasi disinteressati in certi momenti della partita. Un atteggiamento che dovrà cambiare nelle 12 partite che rimangono per chiudere la regular season, le stesse in cui Charlotte proverà a riconquistare il posto ai playoff perduto ormai mesi fa.