Non finiscono mai le brutte notizie per i New York Knicks: la lega ha sospeso per 20 turni Joakim Noah per l'uso - "né volontario, né consapevole" - di una sostanza proibita dal contratto collettivo
La stagione di Joakim Noah a New York – già tutt’altro che entusiasmante finora – si conclude nel peggiore dei modi: la lega ha infatti comunicato una sospensione di 20 gare per l’acquisto estivo dei Knicks, voluto nella Grande Mela dal presidente Phil Jackson con un importante contratto da 72 milioni di dollari per 4 anni. Noah sarà chiamato a scontare le prime 10 gare di sospensione già nei rimanenti turni della stagione 2016-17 – annata per lui già terminata dopo l’operazione al ginocchio dello scorso 27 febbraio – e le restanti 10 all’inizio del prossimo campionato. A decretare la sospensione l’uso da parte dell’ex giocatore dei Chicago Bulls di un farmaco di quelli che qui in Italia si definiscono “da banco” (e quindi liberamente acquistabili) ma espressamente vietato dal contratto collettivo che regola i rapporti tra giocatori e squadre. La NBA ha voluto far sapere che la violazione di Noah non è stata “né volontaria né consapevole” e che il n°13 blu-arancio ha cooperato attivamente nell’indagine promossa dalla lega.
Disastro totale – Si tratta dell’ennesima tegola sulla stagione disastrata della squadra newyorchese, sul fondo della classifica della Eastern Conference (27-45, solo i Brooklyn Nets titolari al momento di un record peggiore) e al centro per tutto l’anno di polemiche, tensioni e problemi di ogni tipo. Tra questi anche il rendimento molto deludente del centro proveniente da Chicago, che in 46 partite disputate non è andato oltre i 5 punti e 8.7 rimbalzi di media, gettando un’inquietante prospettiva su quello che potrà essere il suo rendimento nelle restanti tre annate previste dal contratto.