Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, Belinelli vince il derby contro Gallinari

NBA

Le tre triple nel quarto periodo di Marco Belinelli sono decisive nel 122-114 con cui gli Hornets battono in rimonta i Nuggets. A Denver non bastano i 19 punti di Danilo Gallinari e la sesta tripla doppia stagionale di Nikola Jokic

La panchina spesso criticata dallo stesso coach Clifford, non all’altezza di quella della passata stagione con Al Jefferson e Jeremy Lin, è la chiave nel successo casalingo degli Charlotte Hornets contro i Denver Nuggets, complemento perfetto a un Kemba Walker che al singolo punto che gli serviva per raggiungere quota 8.000, ne aggiunge altri 30 in una gara da 8 assist e quattro triple. La differenza di contributo tra le due panchine è evidente: 50-19 in favore della squadra del North Carolina, trascinata dai 22 di Frank Kaminsky e dagli 11 di Marco Belinelli, protagonisti con 21 punti in combinata e tre triple a testa nel quarto periodo. “Questi ragazzi sono stati immensi”, commenta soddisfatto Walker a fine partita, strizzando l’occhio anche a un Jeremy Lamb da 13 punti. Una vittoria inseguita per buona parte del match, vista anche la doppia cifra di svantaggio sul finire del terzo periodo: i padroni di casa arrivano poi all’ultimo quarto sul -8, ma dimostrano di essere più freschi, più in palla e soprattutto più precisi, chiudendo la gara con un parziale decisivo da 36-20.

Tanto tiro da tre – Tanti punti e canestri per un attacco solitamente in difficoltà, “aiutato” però dalla solita rivedibile difesa dei Nuggets, lenta a recuperare in marcatura sugli avversari sul perimetro. Belinelli e compagni ne approfittano, fissando la miglior prestazione stagionale nel tiro da tre punti: un 17/36 che supera le 16 mandate a bersaglio sempre contro i Nuggets a inizi marzo. Triple, ma non solo. “Siamo stati molto più aggressivi nel quarto periodo, tutti noi abbiamo cambiato marcia”, racconta un sorridente Belinelli a fine partita. Umore diverso invece per Danilo Gallinari, che sente di aver perso forse in maniera definitiva il treno playoff: “Perdere due partite così come è successo a noi con le ultime due, fa male. Ma nonostante tutto, dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro. Continuare a divertirci, a giocare con la mente libera e restare concentranti sul nostro lavoro”. Alla sirena finale per l’azzurro sono 19 punti, con quattro triple, cinque rimbalzi e quattro assist, uno dei cinque starter della squadra del Colorado a chiudere in doppia cifra.

Jokic da record - Mettere punti a referto in fondo non è mai stato un problema in questa regular season, anche se è proprio su quello che si concentrano le attenzione di coach Malone: “Abbiamo avuto difficoltà a realizzare dei layup. Ne abbiamo sbagliati 18, molti dei quali nel quarto periodo. Ovviamente noi abbiamo perso ritmo, mentre loro grazie ai canestri di Kaminsky e Belinelli ne hanno trovato molto con il passare dei minuti. Sono scappati via in un attimo e noi non siamo riusciti a ricucire lo strappo”. Un allungo decisivo che ha vanificato l’ennesima prova sontuosa di Nikola Jokic, autore di 26 punti, con 13 rimbalzi e 10 assist - la sesta tripla doppia stagionale che gli regala già un primato NBA di assoluto rilievo: il centro serbo infatti è il primo giocatore non statunitense a collezionarne così tante in NBA, davanti alle cinque di Giannis Antetokounmpo della passata stagione e alle quattro di Boris Diaw del 2005-2006. Un tabù purtroppo sfatato per i Nuggets, che  nelle cinque gare precedenti chiuse in tripla doppia da Jokic, erano poi sempre riusciti a vincere. Non questa volta però, in quella che forse era la più importante di tutte.