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NBA, suicidio Blazers in Minnesota, sorride Denver

NBA

L'errore sulla sirena di Damian Lillard condanna i Blazers alla sconfitta 110-109 contro i Timberwolves, guidati da un grandissimo Karl-Anthony Towns. Ora i Denver Nuggets di Danilo Gallinari sono a una gara e mezza di distanza da Portland per l'ottavo posto a Ovest

Avendo appena matematicamente abbandonato le ultime speranze di playoff con la sconfitta interna contro Sacramento, i Timberwolves non hanno molto da chiedere alla partita, che invece è di fondamentale importanza per Portland, ottava a Ovest e insidiata dalle ambizioni di postseason dei Denver Nuggets. I Blazers arrivano nel Minnesota sulla scia di 6 vittoria in fila, a disputare il recupero di una gara originariamente in calendario il 6 marzo, ma rinviata a causa della condensa formatasi sul parquet del Target Center, che avrebbe dovuto ospitare un torneo di hockey ghiaccio solo poche ore dopo la gara NBA. I padroni di casa partono bene, chiudono il primo quarto sopra di sei punti ma con un secondo parziale da 34 punti i Blazers prendono il comando della partita e vanno all’intervallo sul +8. Un terzo quarto da 37 punti con 10/17 al tiro e 16/17 dalla lunetta per i Timberwolves riapre però completamente l’incontro che vive poi del duello tra i due grandi protagonisti nei 12 minuti finali. Da una parte Karl-Anthony Towns, che segna 14 del suoi 34 punti conditi da 12 rimbalzi nell’ultimo quarto, con 6/8 al tiro; dall’altra un Damian Lillard da 12 punti (25 alla fine per lui, ma solo col 33.3% dal campo) che sull’ultimo possesso della gare si prende la responsabilità da leader dell’ultimo tiro ma lo sbaglia sulla sirena. 

Il futuro di Portland — Se i grandi nomi di Minnesota rispondono presente alla sfida (oltre ai 34 di Towns, ci sono i 29 con 11/24 al tiro di  Andrew Wiggins e un Ricky Rubio da 11 punti, 16 assist e 7 rimbalzi), alle difficoltà di Lillard Portland somma quelle del suo compagno di backcourt C.J. McCollum, autore di 17 punti ma solo con 5/14 al tiro. Meglio dalla panchina Al-Farouq Aminu con 20 e Allen Crabbe con 12, ma nonostante i recenti riconoscimenti (Terry Stotts miglior allenatore e Lillard miglior giocatore del mese per marzo) Portland esce sconfitta dal Target Center e deve ora guardarsi dalla possibile rimonta di Danilo Gallinari e dei suoi Denver Nuggets (due vittorie in meno, una sconfitta in più) nelle ultime gare stagionali. Ultime gare che i Blazers dovranno affrontare sapendo di avere il vantaggio degli scontri diretti con la squadra del Colorado ma senza poter contare su Jusuf Nurkic, infortunato. E a giudicare da come hanno sofferto i centimetri (e il talento) di Towns il compito di tener botta sotto canestro contro le frontline avversarie non sarà sempre facile.