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NBA, Nene nella storia: 12/12 al tiro e 28 punti, Houston va sul 3-1

NBA

Nonostante un James Harden sottotono (solo 5/16 dal campo, con 0/7 da tre) e la solita tripla doppia di Russell Westbrook, Houston sbanca Oklahoma City 113-109 e si porta sul 3-1 grazie a un eroe inatteso: è Nene, autore di 28 punti con 10 rimbalzi e 12/12 al tiro, record eguagliato per una gara di playoff

I Thunder vogliono pareggiare la serie e per farlo mettono in campo un’intensità pazzesca fin dai primi possessi: OKC fa vedere i muscoli allentando 7 stoppate nel solo primo quarto, 4 con Andre Roberson (che segna anche 5 punti) e altre due con Steven Adams, autore di un ottimo 3/3 dal campo nei primi dodici minuti. Parte male invece James Harden, che al termine del primo quarto ha solo 1/6 al tiro: i Rockets trovano però 8 punti da Trevor Ariza e 6 da Nene Hilario ma tirando solo 6/20 (con 1/6 dall’arco) contro il 50% (con anche 2/2 da tre) dei padroni di casa vanno al primo break sotto di 4, 26-22. Nel secondo parziale si mette al lavoro Russell Westbrook: segna punti, cattura rimbalzi, distribuisce assist, arriva addirittura a stoppare Clint Capela su un tentativo di schiacciata dello svizzero in alley oop: non c’è area del gioco in cui il n°0 di OKC non lasci il segno, tanto da andare al riposo già con la terza tripla doppia consecutiva a libri (impresa riuscita solo a Wilt Chamberlain): per lui ci sono 17 punti (con 5/11 al tiro e 7/7 ai liberi), 10 rimbalzi e 10 assist, tutti fondamentali per mantenere i 4 punti di vantaggio del primo quarto anche alla fine del primo tempo, chiuso sul 58-54 per i Thunder. OKC ha 14 stoppate all’attivo (record di franchigia per un tempo) contro le zero dei Rockets, ancora in attesa del miglior Harden (2/9 e 0/3 da tre) ma in linea di galleggiamento grazie a un Nene perfetto dal campo (6/6 e 14 punti) e ai 15 punti della coppia Gordon-Williams, poco precisi però al tiro (solo 5/17).

Nene protagonista inaspettato

I Thunder escono dagli spogliatoi con un fulmineo 6-0 che porta il loro vantaggio in doppia cifra, prima di estenderlo fino al 70-56 che dà ai padroni di casa il massimo vantaggio di serata, sul +14. Arriva nel momento più opportuno le reazione dei Rockets: gli uomini di coach D’Antoni firmano un parziale di 12-0 trascinati da 4 punti di un Nene perfetto dal campo (8/8) e da due triple di Patrick Beverley ed Eric Gordon, mentre i Thunder non segnano per quasi 5 minuti. A impedire che il break di Houston si tramuti anche in un vantaggio sul tabellone è solo la pessima serata di Harden, che sull’ultimo possesso del terzo quarto perde il suo sesto pallone di una gara che a dodici minuti dalla fine lo vede a 2/12 dal campo con 5 errori su 5 dall’arco. OKC mantiene quindi i soliti 4 punti di vantaggio anche al termine del terzo periodo (77-73). Con il "Barba” in panchina in apertura dell’ultimo periodo, ci pensano Beverley e Lou Williams a siglare il sorpasso degli ospiti, mettendo la loro firma su un parziale di 9-2 che porta Houston davanti. C’è da fare i conti con Westbrook, però, che dopo aver chiuso un terzo quarto senza punti torna a farsi sentire, sempre impreciso al tiro ma determinante nel tenere i suoi punto a punto. Coach D’Antoni sceglie di ricorrere all’hack-a-Roberson per mandare in lunetta il n°21 di OKC, eccellente in difesa su Harden ma deleterio in  lunetta (2/12 in serata, 2/17 nella serie): è grazie ai suoi errori che i Rockets riescono a fare corsa di testa per tutti i minuti finali ma quando Westbrook segna la tripla della disperazione da 9 metri abbondanti che porta OKC a -1 ci vuole un gioco da tre di Nene per suggellare definitivamente la vittoria di Houston. Il brasiliano è il protagonista indiscusso di gara-4, che chiude eguagliando il record per una gara di playoff del 1975 di Larry McNeill con 12 canestri dal campo senza errori (12/12 e 28 punti con 10 rimbalzi per lui, suo massimo personale in postseason, secondo giocatore nella storia dopo Wilt Chamberlain con 20+10 senza errori dal campo). I Rockets sbancano la Chesapeake Arena 113-109 e si portano sul 3-1, grazie anche ai 18 a testa di Gordon e Williams (entrambi con 5/13 al tiro) e ai 16 di Harden (pure peggio come percentuali, 5/16). A fine gara la tripla doppia di Westbrook conta 35 punti (solo 10/28 al tiro, ma primo giocatore di sempre a registrare 3 triple doppie in fila a 30 punti nei playoff), 14 assist e 14 rimbalzi, e a nulla servono anche i 33 punti in due di Adams e Oladipo con un combinato 15/20 dal campo.