I biglietti con la sua faccia e il presidente con indosso la sua maglia: tutto il pubblico della capitale è dalla parte di Kelly Oubre, squalificato dopo lo scontro con Kelly Olynyk
A Washington non hanno preso al meglio la squalifica di Kelly Oubre, nonostante le immagini sembrassero inchiodarlo in maniera evidente, stizzito dal blocco di fin troppo duro di Kelly Olynyk e lanciatosi addosso all’avversario a caccia della vendetta personale. Gli Wizards per la gioia di tutto il Verizon Center hanno dimostrato di poterne fare a meno, piazzando il parziale da 26-0 nel terzo quarto e vincendo senza troppe difficoltà nel finale, ma la questione squalifica nella capitale l’hanno presa davvero sul serio. Kiki VanDeWeghe, l'ex giocatore dei Denver Nuggets che da qualche anno ha il compito di decidere l'entità di punizioni e multe comminate dalla lega, ha spiegato le ragioni della sanzione: “Kelly è stato sospeso perché il suo è stato un comportamento palesemente non necessario, violento e a gioco fermo. Non è stata un’azione di gioco, di violenza evidente che non poteva passare inosservata e impunita”. Sui biglietti della sfida casalinga contro Boston però è comparsa "casualmente" la faccia di Oubre: coincidenza o qualcosa di voluto? In molti hanno pensato ci fosse lo zampino della dirigenza, ironizzando sul fatto che “il biglietto fosse l’unico posto su cui i tifosi avrebbero potuto vedere" il loro beniamino. Anche il presidente Ted Leonsis ha indossato la maglia del numero 12 (come fece anche con Nene per lo stesso motivo qualche anno fa durante la serie contro i Bulls nel 2014), lanciando l’hashtag #FreeOubre. In gara-5 al TD Garden il giocatore degli Wizards ritroverà il parquet e l’affetto del pubblico: l’importante è imparare a mantenere la calma.