Un viaggio all'interno della casa di LeBron James e compagni. Per scoprire come sono gli spogliatoi, cosa si può acquistare nel team store, quali campioni del passato vengono omaggiati sui muri del palazzo e accorgersi di come anche soltanto prendere l'ascensore per spostarsi da un piano all'altro può essere un'esperienza da vero tifoso...
#1 Fan Cleveland Cavaliers: il "ditone" in primo piano e sullo sfondo lo store dei Cavs all'interno della Quicken Loans Arena
Un altro particolare dello store, che si sviluppa su due piani e che sfoggia al centro la riproduzione del jumbotron del palazzetto, su cui scorrono immagini e filmati NBA (qui Robert Horry!)
Vicino alle casse si può trovare qualsiasi tipo di oggettistica rigorosamente firmata Cavs: lacci, spille, portachiavi, etc.
Sulle t-shirt in vendita al negozio si celebrano le finali NBA 2017, le terze in fila per la squadra di Cleveland (e le terze in fila da quando è tornato LeBron James)
A proposito di LeBron James: la sua "bobblehead" in edizione limitata che lo vede esibire il trofeo di MVP delle scorse finali è tra gli oggetti più venduti allo store.
Un pallone davvero speciale per un evento davvero speciale, il primo titolo nella storia della franchigia: dal colore (oro) alle scritte (Champions) un oggetto che farebbe morire di invidia al campetto tutti i vostri amici.
Non c'è solo il pallone dorato, ovviamente. Anzi, viene offerta una discreta scelta, no? E sopra l'esposizione dei vari Spalding un numero che ricorda quello dei tifosi (20.562) che gremiscono la Q Arena ogni singola sera.
Inseguito a lungo, finalmente conquistato la scorsa estate, il Larry O'Brien Trophy è protagonista di un corner dedicato all'interno dello store dei Cavs.
Negli Stati Uniti si chiamano "cut out", noi spesso le definiamo "le faccione": le si vedono spesso sugli spalti, e da LeBron James a J.R. Smith si può scegliere tra 9 giocatori diversi.
Come per i palloni, anche per i cappellini c'è soltanto l'imbarazzo della scelta per portarsi a casa un bellissimo ricordo dalla Quicken Loans Arena.
Bianca, oro o vinaccia? "White, gold & wine" sono i colori ufficiali dei Cleveland Cavaliers e ovviamente la maglia da gioco di LeBron James è disponibile in tutte le versioni possibili e immaginabili.
Un altro scorcio del team store dall'interno con una curiosità: le immagini proiettate sul maxischermo sono quelle che vedono Allen Iverson "calpestare" l'attuale allenatore dei Cavs Tyronn Lue in gara-1 delle finali NBA 2001.
Tra gli slogan che raccontano di tutto l'orgoglio dei tifosi di queste parti verso la propria squadra e verso la propria città c'è anche questo, in bella mostra su una felpa: "Cleveland or nowhere", o Cleveland o nessun altro posto.
L'ingresso della sala stampa che ospita i giornalisti accreditati (Davide Pessina al lavoro sullo sfondo...) e una lavagna che avverte che il cibo a disposizione dei media è al piano superiore.
Prima di giocare downtown alla Quicken Loans Arena per anni il campo di casa dei Cavs è stato The Coliseum, a Richmond, poco fuori città. E qui viene ricordato.
Diversi nel passato anche i loghi che hanno accompagnato la franchigia, alcuni dei quali raffigurati all'interno dei corridoi e delle aree di passaggio della Q Arena.
James e soci si sarebbero potuti chiamare i Cleveland Jays, Foresters o Presidents, e invece il nickname Cavaliers vinse nel 1970 il concorso lanciato dal quotidiano locale per assegnare il nome alla squadra. Viene ricordato sopra uno degli ingressi al campo.
Ingresso diverso, lezione diversa: questa volta per scoprire che il termine Ohio ha origine dalle tribù dei nativi americani della zona e significa "grande fiume".
Kyrie Irving e LeBron James vi tengono compagnia mentre aspettate l'ascensore per muovervi tra un piano e l'altro dell'arena.
Anche calpestando i pavimenti della Quicken Loans Arena non ci si può dimenticare di essere testimoni dell'evento più importante della stagione, quello che assegna il Larry O'Brien Trophy.
Uno scorcio interno della Quicken Loans Arena, dove un mini campo con i due canestri accoglie abbonati e ospiti speciali all'interno dell'arena.
Anche la moquette "fa il tifo" per i Cavaliers, sfoggiando i colori ufficiali della squadra e uno dei suoi loghi secondari, la spada da cavalieri.
Una vetrina di esposizione, un maxi-schermo che simula il tabellone e riporta il punteggio della partita: si tratta dell'ingresso a una delle zone esclusive riservate ai tifosi VIP invitati alla partita.
Nei corridoi della Q Arena - sotto vetro - una sezione di muro riporta gli autografi di alcune tra la leggende che hanno indossato la maglia o che si sono seduti sulla panchina dei Cavs in passato, da Mike Fratello a Terrell Brandon fino al grande Mark Price.
Al roster attuale dei Cleveland Cavaliers è dedicata una sorta di gallery sul muro che porta agli spogliatoi con le immagini di tutti i 15 giocatori.
Un agente di polizia staziona davanti all'ingresso dello spogliatoio dei Cleveland Cavaliers, che viene aperto ai giornalisti prima e dopo l'incontro per una trentina di minuti.
Un'area dove è possibile cenare o prendere un drink senza perdersi nulla dell'incontro, grazie al tabellone con il punteggio sempre aggiornato e ai due schermi (qui spenti) dove poter seguire la gara.
Parte delle strutture di intrattenimento che aiutano ad animare i time-out sono "parcheggiate" nei corridoi vicini al campo, pronte per essere trasportate in mezzo al parquet durante la gara.
Ancora una volta il logo della squadra onnipresente all'interno dell'arena, anche sul pavimento dell'area che porta verso uno dei ristoranti più frequentati.
Una vetrina con alcuni oggetti di memorabilia che celebrano successi e momenti celebri del passato della franchigia.
Eccoli i "Big Three" dei Cavs, ed ecco anche la chance per ogni tifoso di misurare le proprie dimensioni con quelle di James, Love e Irving, dall'altezza alla lunghezza dei piedi.