In casa Spurs il rinnovo più atteso è arrivato: Patty Mills ha firmato un quadriennale da 50 milioni di dollari. Nuovi contratti anche per Nene coi Rockets e Tony Snell con i Bucks
Oltre a Steph Curry e Blake Griffin, sono stati diversi i free agent che hanno già deciso di rimanere legati alle proprie franchigie, trovando l’accordo già nelle prima ore successive all’inizio ufficiale del mercato NBA. Tra tutte le firma già ufficializzate, una delle più importante è di certo quella di Patty Mills che ha deciso di prolungare per quattro anni il suo contratto con i San Antonio Spurs, preoccupati di perdere uno dei migliori prospetti presenti nel roster dei nero-argento. Battuta quindi la concorrenza dei Brooklyn Nets che si erano dimostrati fortemente interessati e che avevano dalla loro una grande disponibilità economica da poter mettere sul piatto: alla fine l’australiano ha portato a casa un quadriennale da 50 milioni, candidandosi così al ruolo di point guard di riferimento della squadra, viste le persistenti difficoltà fisiche manifestate da Tony Parker anche durante i playoff appena terminati. Lui e Dejounte Murray infatti sembrano sempre di più destinati a ricevere il testimone dalla vecchia guardia (Ginobili ancora non ha chiarito se tornerà in campo anche nella prossima stagione), chiamati a guidare una squadra che adesso dovrà occuparsi dei rinnovi di Pau Gasol e Jonathon Simmons. “Faremo delle valutazioni molto approfondite su tutti i giocatori del nostro roster che diventeranno free agent”, aveva salomonicamente annunciato Gregg Popovich poche ore prima dell’inizio del mercato. Sul fatto che le attenzioni fossero concentrate in modo particolare su Patty Mills in effetti, non c’erano dubbi.
Quadriennale anche per Nene e Tony Snell
Spurs che poco più di un mese fa si sono dovuti preoccupare (e non poco) di Nene nell’incrocio playoff contro Houston, il cui infortunio è stato da molti ritenuto come uno dei motivi che hanno portato i Rockets a perdere la semifinale di Conference in maniera così rovinosa. Prestazioni che unite all’esperienza garantita hanno permesso al brasiliano di meritare un nuovo contratto con la squadra texana: un quadriennale da 15 milioni di dollari che porterà il lungo molto probabilmente a terminare la sua carriera a Houston. Miglioramenti nella post season che sono stati determinanti anche nel caso di Tony Snell, che nella serie persa dai suoi Bucks contro i Raptors non solo ha viaggiato in doppia cifra di media alla voce punti, ma ha anche tirato con oltre il 50% dall’arco. Quel passo in avanti che mancava a un giocatore che garantiva già il giusto atletismo e la duttilità difensiva necessaria in una squadra dalle caratteristiche così particolari come Milwaukee. Con il rinnovo di Greg Monroe lo spazio di manovra dei Bucks in questo mercato è limitato, ma questo non ha impedito alla squadra di coach Kidd di trattenere un giocatore in crescita come buona parte di un roster che, con il fuggi fuggi generale di stelle da Est verso Ovest, si candida a essere l’avversaria più credibile sulla costa atlantica dei Cleveland Cavaliers. L’ex giocatore dei Bulls ha firmato un contratto da 46 milioni di dollari (di cui 44 garantiti) per i prossimi quattro anni: basterà continuare a tirare con oltre il 40% dalla lunga distanza in stagione e quelle cifre saranno pienamente meritate.