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Mercato NBA: George Hill incontra i Lakers, Derrick Rose i Bucks

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RoseHill

I Lakers hanno incontrato George Hill, che dall'arrivo di Ricky Rubio nello Utah non sembra più nei programmi dei Jazz. A Milwaukee invece Derrick Rose potrebbe cercare - vicino a casa - l'ennesimo rilancio della sua carriera

Due point guard si guadagnano le attenzione di tutti sul finire del terzo giorno di free agency NBA: sono George Hill degli Utah Jazz e Derrick Rose dei New York Knicks. 
Dalla fonte n°1 del mondo NBA – quell’Adrian Wojnarowski appena approdato a ESPN – rimbalza da Milwaukee una notizia destinata a far parecchio rumore: i Bucks sarebbero in trattativa con l’ex Bulls ed ex Knicks Derrick Rose, che nella giornata di lunedì ha incontrato i vertici della franchigia del Wisconsin. Reduce da una stagione sicuramente positiva – con l’approdo ai playoff con la testa di serie n°6, l’eliminazione solo in sei gare contro Toronto ma anche la soddisfazione di vedere due propri atleti (Malcolm Brogdom rookie dell’anno e Giannis Antetokounmpo giocatore più migliorato) premiati dalla lega – Milwaukee sarebbe pronta a scommettere sul talento dell’ex MVP NBA, nonostante i tanti infortuni che ne hanno minato la carriera. Per i Bucks una mossa forse azzardata, visto che nel ruolo possono già contare sulla sorpresa Brogdom (ancora più legittimato alla guida della squadra dal premio di matricola dell’anno) e sul veterano Matthew Dellavedova, capace di assicurare difesa e tiro da fuori, e che per concretizzarsi richiede il sacrificio di alcuni contratti attualmente in essere. Per il giocatore invece, protagonista di una stagione tra luci e ombre a New York, l’approdo ai Bucks potrebbe essere l’occasione per inserirsi da veterano in un gruppo giovane e molto promettente, sicuramente con ambizioni da vertice nella Eastern Conference e oltretutto non lontano da casa, visto che Milwaukee dista non più di un’ora e mezza d’auto dalla sua Chicago. 

Proteste e ironia

Una vicinanza che, dal punto di vista sportivo, significa anche rivalità, visto che Bulls vs. Bucks è da sempre considerato una sorta di derby del Midwest americano e tra i tifosi delle due squadre non c’è grandissima simpatia. E così alle prime voci di un possibile approdo di Rose nel Wisconsin tanti tifosi di Milwaukee non hanno per nulla reagito bene alla prospettiva, chi preoccupato da una reputazione con qualche macchia del giocatore (il processo a Los Angeles, la fuga da New York senza avvisare la squadra), chi dalla sua fragilità fisica, chi ancora dalla sua sola presenza in uno spogliatoio giovane come quello dei Bucks. E non sono mancate le ironie, come quella del tifoso che dà un senso all’eventuale arrivo di Rose solo in un’ottica di aiuto in fase di riabilitazione per un altro campione sfortunato del roster di Milwaukee come Jabari Parker (anche lui di Chicago, tra l’altro…).

Hill (o Rondo): un mentore per Lonzo Ball?

L’incontro avvenuto invece a Los Angeles tra la point guard dei Jazz George Hill (che ha visto l’arrivo nello Utah di Ricky Rubio) e il front office dei Lakers sembra si sia concentrato sulla possibilità di un accordo annuale tra giocatore e squadra, dopo che varie fonti avevano dato i gialloviola interessati anche a Rajon Rondo. L’idea sembra chiara: quella di fornire alla loro prima scelta di quest’anno (seconda assoluta) Lonzo Ball un mentore esperto, capace di affiancarlo e rendergli più semplice la transizione nella NBA. Altrettanto chiara, però, è la durata desiderata dai Lakers per entrambi questi accordi, qualsiasi dovesse concretizzarsi: il contratto sarebbe con ogni probabilità solo annuale, perché L.A. vuole sicuramente recitare da protagonista sul mercato dei free agent 2018 e non ha quindi nessun tipo di interesse a impegnare frazioni importanti del suo salary cap con giocatori di complemento. Emersa nei giorni scorsi l’indiscrezione su Rondo, attualissima invece quella su Hill, sempre il solito Wojnarowski definisce come “serie” le possibilità che l’accordo tra i Lakers e la point guard dei Jazz vada in porto, mentre Romana Shelburne si spinge addirittura a non escludere un possibile backcourt titolare per i gialloviola formato proprio da Ball e Hill.