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NBA, non si ferma la polemica tra Joel Embiid e la famiglia Ball

NBA

Era iniziata la notte del Draft con un tweet di Joel Embiid, ha generato la reazione di LaVar Ball su una radio di Philadelphia e ora vede di nuovo il centro camerunense protagonista, per dire l'ultima parola. Non proprio oxfordiana

È iniziato tutto la notte del Draft, dopo che Lonzo Ball (prodotto di UCLA poi seconda scelta assoluta ai Lakers) e soprattutto suo padre LaVar avevano monopolizzato per settimane servizi tv e siti Internet in attesa dello sbarco nel mondo NBA del primogenito. Dopo che i Philadelphia 76ers avevano chiamato alla n°1 Markelle Fultz – preferendolo proprio a Ball – i neo-compagni del prodotto di Washington Ben Simmons e Joel Embiid si erano apertamente schierati al suo fianco non lesinando qualche piccola frecciatina al suo rivale per la primissima chiamata assoluta, Lonzo Ball appunto (e soprattutto al vulcanico padre). In particolare un tweet di Embiid non aveva lasciato dubbi sul (relativo) gradimento del centro camerunense quando il soggetto del discorso è la famiglia Ball – una sorta di Kardashian al maschile, declinata in salsa sportiva: “Ti prego schiacciagli in testa così forte da far correre suo padre in campo a salvarlo”, l’invito rivolta da Embiid a Simmons, con Lonzo Ball bersaglio (indiretto) della sua frustrazione. La reazione di papà LaVar ovviamente non si è fatta attendere, ed è arrivata con una telefonata alla trasmissione 97.5 The Fanatic, talk show sportivo di una radio che si professa “la voce dei tifosi sportivi di Philly”. “Quando non vinci, non fai neppure i playoff e non resti neppure in campo abbastanza, tutto quello che ti rimane da fare è twittare qualche stupidata. Nessun altro lo fa, perché i giocatori veri sono in palestra ad allenarsi. Questi ragazzini non hanno giocato una partita, sono sempre infortunati, sono ancora in fondo allo status NBA. Vogliono un consiglio? Portate il vostro didietro in palestra”. 

Embiid reagisce con due parole (e una inizia per f…)

Parole che non sono ovviamente passate inosservate a Philadelphia, e che hanno generato una stringatissima ma inequivocabile risposta dallo stesso Embiid, mai timido pure lui quando c’è da fare notizia. In un Instagram Live (ovviamente ripreso dall’insidioso sito di gossip TMZ) il centro dei Sixers viene pizzicato mentre usa la famosa “f word” americana per mandare sostanzialmente a quel paese il padre del rookie dei Lakers. All’inizio degli anni ’80 Philadelphia e Los Angeles si sono date battaglia in finale NBA per tre anni su quattro (1980, 1982 e 1983, prima di ritrovarsi poi ancora nel 2001), costruendo una delle rivalità più classiche di quel decennio: se si va avanti di questo passo, Sixers e Lakers tornerà presto a essere una sfida molto divertente da seguire. In campo e fuori.