Il numero 23 dei Cavaliers difende il suo nuovo compagno di squadra e Gordon Hayward via Twitter: "Bisogna sempre fare il meglio per la carriera, la famiglia e per la propria felicità"
Chi più di lui può dirlo, chi più di lui può puntare il dito contro chi pensa che sia lecito bruciare le maglie di un giocatore dopo che (per volontà sua o di squadra) ha deciso di andare via. LeBron James via Twitter nelle scorse ore ci ha tenuto a sottolineare quanto sia assurdo e sbagliato un gesto del genere, difendendo il suo nuovo compagno di squadra Isaiah Thomas; idolo del TD Garden e imbarcatosi senza esitazione sul volo diretto a Cleveland. Una scelta che ha deluso molti fan dei Celtics, ma che non giustifica o autorizza a reazioni spropositate: “Bruciare la maglia di un ex beniamino è diventato un gesto ridicolo ormai!”, esordisce il numero 23 nel primo di quattro tweet, sottolineando come Thomas sia uno di quelli che non si tirano mai indietro, talmente tanto disponibile da scendere in campo il giorno dopo la tragica morte della sorella. Una decisione da comprendere, come quella fatta da Gordon Hayward che a Boston invece è atterrato tra due ali di folla, che non vedono l’ora di goderselo in campo. Come sottolinea James: “Quando vanno via sono traditori, quando arrivano invece è questione di business”. A quel punto allora, meglio per qualsiasi professionista pensare in maniera asettica al proprio lavoro: “Fai quello che reputi il meglio per la tua carriera, per la tua famiglia e la tua felicità, continuando lungo la tua strada verso la grandezza”. Se lo dice lui, che il cuore di quelli che bruciavano la sua maglia è riuscito a riconquistarlo in un batter d’occhio, c’è da fidarsi.