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"Questa è per Boston", la lettera di Isaiah Thomas ai Celtics

NBA
Isaiah Thomas sarà il nuovo play dei Cleveland Cavaliers (Getty)
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L'ex play di Boston non ha ancora digerito la cessione ai Cavaliers durante l'estate e ha voluto raccontare ai tifosi, attraverso The Players' Tribune, come sono andate effettivamente le cose

Un addio che non ha digerito, una ferita ancora aperta che Isaiah Thomas, nuova point guard dei Cleveland Cavaliers, ceduto in estate dal GM dei Boston Celtics Danny Ainge, sta provando a smaltire anche rivolgendosi ai suoi ex tifosi attraverso una lettera aperta scritta per The Players Tribune nella quale spiega come sono andate esattamente le cose: "Ero appena tornato da un viaggio a Miami per il mio primo anniversario di matrimonio. Stavo trafficando in macchina quando vedo, sul cellulare, una chiamata persa e un messaggio di Ainge che mi chiede di chiamarlo - scrive IT - Non avevo più voglia di stare al telefono, neanche di ascoltare Danny che mi stava dicendo quanto fossi stato importante per Boston. Pensavo solo a come avrebbero reagito i miei figli". Il dolore per essere obbligato a lasciare i Celtics non si placa: "So che è il mio lavoro e queste cose ne fanno parte ma...fa male e non lo nego, continua a fare male".

Una scelta, quella di Ainge, che Thomas non condivide: "Lui è un uomo d’affari e so che la trade è stata una mossa di puro business. Ma non sono d’accordo con la sua scelta. Non credo che i Celtics ci abbiano guadagnato scambiandomi [con Kyrie Irving, ndr]. Ma non sono affari miei, non fa parte dei miei compiti. L’ha deciso Boston, i dirigenti e i proprietari, quelli che hanno il potere per fare queste mosse - continua IT -. Dico questo per far capire ai fan come funzionano queste cose, pensando alle parole spese un anno fa dopo la decisione di Durant di andare ai Warriors. Lui era free agent ma non importa, la gente deve capire che il potere ce l’hanno i proprietari. E il mio caso è emblematico. Ho amato i Celtics, ho sudato, sanguinato e pianto per loro".