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WNBA: Cecilia Zandalasini vince il titolo, Minnesota batte L.A. 85-76 in gara-5

NBA
Cecilia Zandalasini - Foto: GettyImages

Le Minnesota Lynx hanno vinto il quarto titolo in sette anni battendo 85-76 le Los Angeles Sparks, vendicando le Finals dello scorso anno. La 21enne diventa la seconda italiana di sempre a vincere il WNBA

A vent’anni esatti di distanza da Catarina Pollini, un’altra italiana ha vinto il titolo WNBA. Si tratta ovviamente di Cecilia Zandalasini, che nella notte - pur giocando solo 8 secondi - ha preso parte alla decisiva gara-5 vinta dalle Minnesota Lynx contro le Los Angeles Sparks per 85-76. Anche l’ultima partita non ha tradito le attese di una serie combattutissima ed estremamente equilibrata: basti pensare che le due squadre, già avversarie nelle Finals dello scorso anno, nelle ultime 12 partite avevano un punteggio complessivo di 908-908. A spezzare gli equilibri ci ha pensato l’MVP Sylvia Fowles, assolutamente dominante con i suoi 17 punti e 20 rimbalzi (nuovo record per le Finals dopo averlo già stabilito in gara-2), di cui ben 7 in attacco. Grazie alla presenza in area del proprio centro le Lynx hanno potuto controllare i tabelloni (46-29 alla fine) e gestire la gara a piacimento, pur rischiando di sprecare un vantaggio di 10 punti negli ultimi 5 minuti. Un canestro scaccia-paura a 25 secondi dalla fine di Maya Moore, miglior marcatrice delle Lynx con 18 punti guidando un quintetto tutto in doppia cifra, ha però chiuso ogni discorso, permettendo alla franchigia di Minneapolis di vincere il quarto titolo negli ultimi sette anni, e soprattutto di vendicare la sconfitta in gara-5 dello scorso anno proprio contro le Sparks, a cui stanotte non sono bastati i 19 di Candace Parker. Con questo titolo le Lynx raggiungono i quattro anelli delle Houston Comets, la franchigia (ormai defunta) con cui la Pollini aveva vinto nella stagione inaugurale della lega professionistica femminile. Vent’anni dopo, c’è un’altra italiana sul tetto della WNBA - e visti i soli 21 anni, c’è da scommettere che non sarà nemmeno l’ultima volta.