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La previsione dei GM: Golden State da titolo per il 93%, Messina 2° tra gli assistant coach

NBA
Steph Curry con il Larry O'Brien Trophy (Foto Getty)
Curry

Come sempre accade, a pochi giorni dalla prima palla a due della stagione la NBA rende note le previsioni fatte dagli addetti ai lavori: Golden State strafavoriti, T’wolves e 76ers in rampa di lancio, con LeBron James primo nella corsa al titolo di MVP

L’inizio della regular season NBA è spesso il momento per fare le prime previsioni sulla stagione che verrà; un mix tra la curiosità di vedere le nuove squadre all’opera e allo stesso tempo provare a capire cosa dobbiamo attenderci per i prossimi otto mesi. Se a dare il proprio punto di vista sono gli addetti ai lavori poi, conviene quantomeno porre l’attenzione su quanto pronosticato dai GM, i quali anche in questo ottobre non sembrano avere dubbi: i Golden State Warriors saranno i prossimi campioni NBA per il 93% dei votanti, con Cleveland unica alternativa per il restante 7% (dodici mesi fa avrebbero conquistato il titolo secondo il 69% dei GM, per intenderci). Inevitabile come pronostico, vista la totale riconferma del roster in estate e la possibilità di poter schierare la migliore point guard della NBA (Curry domina con il suo 62%, davanti a Russell Westbrook fermo a 28% nonostante il titolo di MVP in carica), la seconda migliore shooting guard (Klay Thompson, dietro con distacco rispetto a James Harden votato nell’83% dei casi) e la seconda miglior ala piccola (Kevin Durant, che con il suo 32% raccoglie poco più della metà dei voti di LeBron James, primo a 62%). A questo poi si aggiunge il secondo difensore della Lega: nonostante il premio ritirato a giugno infatti, Draymond Green resta alle spalle di Kawhi Leonard in ordine di preferenza; sgarbo compensato dal fatto che gli Warriors vengono indicati dal 55% dei GM come il miglior team difensivo della NBA, guidato dal secondo migliore head coach (Kerr segue soltanto Popovich), ritenuto però allo stesso tempo il migliore in quanto a dettami tattici nella metà campo offensiva (59% dei voti). E poi il miglior tiratore pure (Curry), il miglior a muoversi lontano dal pallone (Thompson), il miglior assistente allenatore (Ron Adams), il migliore per impatto in uscita dalla panchina (Iguodala) e anche i giocatori a cui affideresti un tiro in caso di partita in parità nel finale (Curry primo, Durant secondo). Morale della favola: no, i Golden State Warriors non sembrano avere un punto debole neanche quest’anno, almeno a detta dei GM.

LeBron favorito per il titolo di MVP, in classifica anche coach Messina

Discorso chiuso? Neanche per sogno, visto che i miglioramenti della situazione del roster sul mercato di questa estate hanno premiato nel 43% dei casi gli Oklahoma City Thunder (con Paul George ritenuto l’acquisto dal maggior impatto per il 59% dei votanti), nel 25% Boston e nel 14% Minnesota. I T’wolves sono la squadra che migliorerà di più per il 69% dei GM; stessa previsione dello scorso anno (indicati dal 57%) che poi non trovò conferma. La trade più sorprendente invece è stata quella tra Cavaliers e Celtics (45%), che ha portato Kyrie Irving a Boston e che soprattutto regala in questa stagione ben il 50% dei voti a LeBron James nella corsa al titolo di MVP, davanti a Kevin Durant e Kawhi Leonard. Westbrook e Harden infatti si godono le nuove acquisizioni e perdono così quota nella rincorsa ai titoli individuali. Tra le stelle del futuro ovviamente spicca Lonzo Ball (per il 62% sarà il rookie of the Year), mentre Doncic conquista il 62% dei voti alla voce "miglior giocatore internazionale al di fuori della NBA", anche se sembra sempre più probabile che questo sia il suo ultimo anno lontano dagli States. C’è anche un po’ di Italia nell’eccellenza NBA, con coach Ettore Messina che raccoglie il 14% dei voti come miglior assistente allenatore, alle spalle del già citato Ron Adams. Un riconoscimento che premia il lavoro al fianco di Gregg Popovich, che resta per l’ennesima stagione l’head coach più votato; versatile in panchina come lo è LeBron James sul parquet. Soltanto lui da solo raccoglie un numero di primati comparabile con quello di tutti gli Warriors: la sfida per il quarto anno consecutivo dovrebbe essere di nuovo quella. Secondo previsione.