L'ala dei Lakers si è fratturato il secondo metacarpo della mano sinistra: rimarrà fuori almeno un mese, al suo posto uno tra Julius Randle e il rookie Kyle Kuzma. Problemi anche per Portland e Cleveland: Al-Farouq Aminu e Tristan Thompson rimarranno fuori per diverse settimane
Passano le settimane in NBA, e con esse si accumulano gli infortuni: il più importante è accaduto nella notte appena trascorsa e ha colpito Larry Nance Jr., che rimarrà fuori causa almeno per un mese. L’ala titolare dei Los Angeles Lakers si è fratturato il secondo metacarpo della mano sinistra nel corso del terzo quarto della gara contro i Portland Trail Blazers, in un tentativo di stoppata sul centro Caleb Swanigan (su cui ha commesso fallo). “Ovviamente si è fratturato la mano, e non ho idea di quanto tempo rimarrà fuori” ha dichiarato coach Luke Walton, che ha parlato solo a seguito dei raggi x che hanno evidenziato l’infortunio. “Quando avremo tutte le informazioni, decideremo come procedere. Ho sempre creduto però che il problema non riguardi solo l’eventuale riserva, ma l’effetto che un infortunio può avere sull’intera panchina e su quello che stiamo cercando di fare come squadra. Ci sono un sacco di variabili tra cui scegliere: nei prossimi giorni capiremo come intervenire”. Un brutto colpo per i Lakers, ancora alla ricerca di una quadra in questo inizio di stagione da 3 vittorie e 5 sconfitte, ma che potrebbe aiutare l’allenatore e la proprietà a capire chi può far parte del progetto a lungo termine tra Julius Randle (probabile free agent a fine anno per ) e il rookie Kyle Kuzma, che in questo inizio di stagione è riuscito a toccare la doppia cifra in sei delle otto partite disputate, con due escursioni sopra quota 20 – tra cui ieri notte con il career-high da 22 in 29 minuti. L’infortunio di Nance potrebbe addirittura aprirgli le porte del quintetto, anche se il minutaggio continua a essere sostanzioso (27 minuti di media) a dispetto della partenza in quintetto, contro i soli 19 dati all’opaco Randle di questo inizio di anno. In alternativa, anche i minuti di due veterani come Corey Brewer e Luol Deng potrebbero alzarsi per far fronte all’emergenza.
Tegola sui Blazers: Aminu fuori 2-3 settimane
Anche gli avversari di serata, però, hanno dovuto fare i conti con un infortunio fastidioso a un titolare: Al-Farouq Aminu ha subito una distorsione alla caviglia destra nel corso della sfida con gli Utah Jazz e rimarrà fuori per due o tre settimane. L’ala dei Blazers è uscita dal Moda Center in stampelle, pur sorridendo insieme al compagno Jusuf Nurkic, e per questo il suo recupero in tempi più brevi rispetto a quelli previsti appare improbabile. Al suo posto i Blazers hanno schierato Noah Vonleh per cominciare la gara coi Lakers, ma è probabile che sarà Evan Turner o Ed Davis a chiudere le gare al posto del lungo ex-Hornets, schierato solamente per 15 minuti nella vittoria con Los Angeles.
Tristan Thompson out 3-4 settimane
Cattive notizie invece in casa Cleveland Cavaliers: lo strappo al polpaccio subito da Tristan Thompson terrà il canadese fuori causa per tre-quattro settimane, lasciando un buco nel ruolo di centro titolare. Il suo posto in campo sarà preso da Kevin Love facendo rientrare Jae Crowder in quintetto base, ricostituendo la strutturazione utilizzata – e poi abbandonata – nelle prime gare di stagione, recuperando il lungo tiratore Channing Frye come centro tattico di riserva. Chissà se la nuova rotazione, decisamente più votata all’attacco rispetto alla difesa dopo aver perso l’ancora della squadra nella propria metà campo, riuscirà a risollevare i Cavs dopo un inizio di stagione a dir poco interlocutorio.