Al Moda Center di Portland riflettori accesi sul duello tra point guard: Damian Lillard ne segna 32 (e il canestro decisivo a 0.7 secondi dalla fine), Lonzo Ball chiude a zero punti. Per il n°0 di Portland è il terzo trentello consecutivo, impresa finora riuscita solo a Porzingis e Antetokounmpo
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Quando il pallone della vittoria ha gonfiato la retina del Moda Center, Damian Lillard non ha fatto altro che guardarsi il polso, un gesto ormai a lui familiare: con il punteggio in parità e il cronometro vicino allo zero è “Lillard time” e il personalissimo orologio della point guard di Portland spacca il secondo. Contro i Lakers per lui 32 punti (terzo trentello consecutivo, uno dei tre giocatori a riuscirci quest'anno insieme a Porzingis e Antetokounmpo) e il canestro della vittoria a soli 0.7 secondi dal termine, in isolamento contro le braccia lunghe di Brandon Ingram. “Avevamo perso in overtime contro Utah la scorsa sera e avevo avuto la chance di chiudere anche quella gara, senza riuscirci. Volevo redimermi e ce l’ho fatta”, le sue parole a fine gare. A dar man forte al n°0 dei Blazers ci ha pensato un Jusuf Nurkic dominante in attacco (28 punti con 12/20 al tiro, oltre a 5 rimbalzi e 5 assist) ma un po’ meno in difesa, dove ha sofferto per tutta la serata Brook Lopez, concedendo al centro gialloviola una gara da 27 punti con 9/15 al tiro. Un’abitudine, quella delle vittorie di Portland contro L.A., visto che per i gialloviola la squadra dell’Oregon è un’autentica bestia nera (sono 13 i successi consecutivi dei Blazers contro i Lakers). Quest’ultimo arriva dopo che i padroni di casa erano stati capaci di andare anche sul +18 nel primo tempo prima di vedersi però rimontato quasi interamente il vantaggio già all’intervallo (66-62).
Record negativo per Lonzo Ball
I Lakers vengono dominati a rimbalzo (41-32) e pagano una serataccia al tiro da tre: sbagliano i primi 9 tentativi dall’arco e chiudono con un pessimo 4/18 dall’arco. Coach Walton riceve indicazioni opposte dai due rookie: se Kyle Kuzma si conferma una piacevolissima sorpresa (secondo miglior marcatore di serata con 22 punti, compreso anche il canestro del 110-110), l’attesissimo Lonzo Ball chiude con neppure un punto, 0/2 al tiro, solo 4 assist e 3 rimbalzi: il n°2 dei gialloviola diventa così il primo rookie scelto nelle top-5 al Draft a disputare almeno 28 minuti e chiudere senza punti dai tempi di Dikembe Mutombo nel 1992. In casa Lakers contribuiscono con 14 punti a testa sia Brandon Ingram e Kentavious Caldwell-Pope in quintetto che Jordan Clarkson dalla panchina.