I Cavaliers tornano al successo dopo quattro sconfitte grazie alla prestazione da record del numero 23, che eguaglia il record di franchigia di Irving e diventa il più giovane di sempre ad aver raggiunto quota 29.000 punti in carriera
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Per risolvere una situazione eccezionale, servivano misure eccezionali. E LeBron James ha deciso di essere il più drastico possibile nella sua scelta per porre fine a un filotto di sconfitte che si stava facendo sempre più insidioso. Il numero 23 dei Cavaliers a Washington gioca la sua miglior partita a livello realizzativo con indosso la maglia della squadra dell’Ohio, mettendo a referto 57 punti, 11 rimbalzi, 7 assist, 3 recuperi 2 stoppate e soprattutto trascinando Cleveland al successo per 130-122 dopo quattro sconfitte consecutive, cinque delle ultime sei. “Ogni tiro che tentavo ero sicuro che avrebbe trovato il fondo alla retina”, racconta James, la soluzione a tutti i mali dei vice-campioni NBA, ancora incapaci a livello difensivo un avversario temibile come gli Wizards, che perdono in casa nonostante il 53.6% dal campo totale di squadra. “Oltre a tutto quello che già fa di solito, è anche in grado di tirare fuori una partita del genere”, racconta coach Brooks ritornando sulla prestazione mostruosa di James, sconsolato dal fatto che nessuno dei tentativi fatti in difesa e dei vari uomini mandati in marcatura sul numero 23 siano riusciti in qualche modo a rallentarne la corsa – compreso John Wall, rimasto in campo nel finale nonostante il problema alla spalla sinistra che ne ha in parte compromesso la gara. “Ho sentito un dolore acuto al braccio”, è il racconto della point guard degli Wizards, uscito malconcio dallo scontro con Frye nel secondo tempo e con una fasciatura dall'arena. Per lui 13 punti e 15 assist, in gran parte serviti ad armare la mano di un convincente Bradley Beal, che dopo i 40 punti messi a referto contro i Suns ne aggiunge altri 36, tirando 12/19, ma senza riuscire a riportare definitivamente in partita i padroni di casa negli ultimi tre quarti, sempre costretti a inseguire la carretta tirata dal Re dei Cavaliers.
Record di franchigia e 29.000 : una serata da record per il Re
Quando il numero 23 al termine del terzo quarto è tornato in panchina avendo già raccolto 38 punti, coach Lue gli si è avvicinato chiedendogli se gli servisse un po' di riposo. "No", è stata la risposta lapidaria di James che ha reso definitivamente chiaro a tutti che questa sarebbe stata una serata molto particolare. Una di quelle da ricordare. Alla sirena finale i punti sono 57, ma ne sarebbero bastati soltanto 8 per diventare il giocatore più giovane nella storia NBA (32 anni e 308 giorni) a raggiungere quota 29.000 punti. Per James quella contro Washington è l’undicesima gara in carriera chiusa con 50 o più punti - le stesse raccolte da Allen Iverson, il sesto ogni epoca in questa speciale lista. La sua seconda partita a livello realizzativo (al primo posto restano infatti gli storici 61 punti messi a referto contro Charlotte in maglia Heat il 3 marzo 2014) diventa la migliore nella storia di Cleveland, al pari dei 57 segnati da Kyrie Irving contro San Antonio in una memorabile partita del marzo 2015 (in cui aveva avuto però un overtime a disposizione). James inoltre è l’unico assieme a Kobe Bryant ad aver giocato una partita da 50 o più punti alla sua 15esima stagione NBA o oltre (come fatto dal numero 24 dei Lakers nella serata del suo addio). I 23 canestri realizzati inoltre sono il massimo mai messo a referto in carriera da LeBron, ai quali ha aggiunto anche un perfetto 9/9 ai liberi e due triple. L’unico modo per dare la scossa, l’unico modo per lanciare un segnale. L’unico modo per riportare al successo Cleveland.