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NBA, Nurkic e Redick: serata (vincente) contro le loro ex squadre

NBA

Jusuf Nurkic è il miglior realizzatore nel successo dei Blazers contro Denver, protagonista come Redick contro i Clippers nei successi che gli ex di serata hanno portato a casa contro le loro squadre del passato

Che le motivazioni non sarebbero mancate a Jusuf Nurkic lo avevano pronosticato in molti, consapevoli di quanta voglia avesse di dimostrare alla sua ex squadra di aver sbagliato nel decidere di cedere lui per fare spazio a Nikola Jokic. Lo scorso anno era finita con il centro della Bosnia Erzegovina che salutava i compagni durante l’intervista a fine gara, augurandogli di vedere i playoff soltanto in televisione mentre lui se li sarebbe goduti (anche se per poco) in campo con i Blazers. Stanotte è arrivato il bis, in una partita chiusa con 17 punti e 5 rimbalzi (e 7 palle perse), tenendo a bada un Nikola Jokic incolore da 6 punti e 2/9 al tiro: “È un grande giocatore e anche quest’anno sta giocando tante partite di altissimo livello. Sapevo esattamente cosa avrebbe provato a fare e siamo riusciti a fermarlo in maniera perfetta”. La soddisfazione è quella di considerarlo un avversario come tanti, senza fare troppo importanza al significato simbolo del loro testa a testa. Acqua passata, almeno a parole. “Abbiamo provato a dimostrare che siamo una buona squadra anche in difesa, cercando di tenerli sotto gli 80 punti realizzati”; missione quasi riuscita, considerando i 33 punti messi a referto in tutto il secondo tempo dai Nuggets. Nurkic nel frattempo ha superato così anche il quarto periodo passato in panchina nelle ultime due sfide (perse) dai Blazers, durante i quali coach Stotts gli aveva preferito Ed Davis: “Non voglio di certo farne un dramma, anche se in realtà non è che le cose con me sul parquet fossero andate male…”. Il solito giocatore senza peli sulla lingua insomma, felice di aver aiutato Portland a portare a casa il nono successo consecutivo casalingo contro Denver. Al momento (per quanto conti) i Nuggets sono al sesto posto e i Blazers all’ottavo: la corsa ai playoff è ancora molto lunga.

Il tributo dello Staples Center a J.J. Redick

“Sono già due dei migliori giocatori della Lega, talenti a livello degli MVP della NBA. Sono fantastici e tutti siamo pronti a seguire le loro orme”. Quante volte J.J. Redick avrà pronunciato parole di questo genere allo Staples Center riferendosi a Chris Paul e Blake Griffin, compagni d’avventura negli ultimi anni ai Clippers. Stavolta però i suoi commenti hanno cambiato destinatari, così come è cambiata la divisa indossata durante il primo match giocato a Los Angeles da ex. Non solo Nurkic infatti è stato protagonista contro il suo passato, ma anche Redick ha vissuto in maniera molto particolare il successo in volata dei Philadelphia 76ers che ha affossato ancora di più i claudicanti Clippers. I tifosi di casa però non hanno dimentica i quattro anni trascorsi assieme, applaudendolo calorosamente a inizio gara e dedicandogli un commuovente ricordo durante un timeout nel primo quarto in cui è stato proiettato sugli schermi del palazzetto un video tributo: “Purtroppo non sono riuscito a vederlo; ero nel pieno della mischia mentre stavamo discutendo e non ho alzato lo sguardo al cielo. Me lo godrò con calma più tardi, ma volevo ugualmente ringraziare tutti”. Sì, non il più romantico dei saluti.