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NBA, che fenomeno Embiid: con 46 punti, 15 rimbalzi, 7 assist e 7 stoppate domina L.A.

NBA

Una serata leggendaria per il centro camerunense dei Sixers, che stabilisce i suoi massimi in carriera per punti e stoppate guidando i suoi alla vittoria sul parquet dei Lakers. Ben Simmons sfiora la tripla doppia, mentre delude Lonzo Ball, in panchina tutto il quarto quarto

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È nata una nuova stella a Hollywood. Nella vittoria dei suoi Sixers sul campo dei Los Angeles Lakers il centro camerunense mette a segno una prestazione leggendaria, chiusa tirando il 70% dal campo (14/20) per 46 punti (massimo in carriera), 15 rimbalzi, 7 assist e altrettante stoppate (ennesimo career-high), mai realizzata prima da quando la NBA ha iniziato a tenere il conteggio ufficiale delle stoppate. Alla seconda partita dopo il semaforo verde datogli dallo staff medico, che ora gli concede finalmente 30 e più minuti in campo, Embiid fa seguire ai 32 punti con 16 rimbalzi rifilati ai Clippers un’altra gara indimenticabile, trascinando di peso Philadelphia alla settima vittoria nelle ultime nove gare disputate. Per trovare prestazioni simili nella storia dei 76ers si scomodano autentiche leggende del passato: Embiid è infatti il primo giocatore a quota 46 punti dai tempi di Allen Iverson (contro Chicago nel novembre 2006) e la linea statistica con almeno 40 punti, 7 assist e 7 stoppate non si vedeva in tutta la NBA dai tempi di Julius Erving, un altro Sixers nel lontano 1982. Ovvio che la gara del centro n°21 di Philly (sostenuto incessantemente per tutta la partita da Kevin Hart, seduto in prima fila allo Staples Center) abbia finito per rubare i riflettori agli altri protagonisti della gara, che però non sono mancati, nel bene e nel male. Ben Simmons ha terminato a un solo rimbalzo dalla tripla doppia, chiudendo con 18 punti, 10 assist, 9 rimbalzi e anche 5 recuperi, mentre tra gli avversari anche Kyle Kuzma ha fatto segnare (come Embiid) il suo massimo in carriera, con 24 punti e 7 rimbalzi. Le note negative, in casa Lakers, arrivano invece dall’altro rookie, Lonzo Ball, ancora una volta lasciato in panchina nel quarto quarto da coach Walton e titolare di un’altra pessima prestazione al tiro (1/9 con 0/6 da tre punti): con lui in campo i Lakers hanno avuto un differenziale punti di -18, tramutatosi invece in un +19 con lui seduto in panchina. 

Bene Ingram per i Lakers

Dopo essere stata avanti anche di 13 punti nel primo quarto, Philadelphia chiude sul +4 il primo tempo ma la gara si mantiene sostanzialmente sempre in equilibrio e viene decisa soltanto nei minuti finali, quando la coppia Embiid-Simmons sale al proscenio e conduce gli ospiti alla vittoria. Per Los Angeles da segnalare l’ennesima ottima prestazione di Brandon Ingram, al suo massimo in carriera sia per punti (26) che per rimbalzi (11), con anche ottime percentuali al tiro (il 61.1% dal campo). Tutto inutile davanti alla notte magica di Embiid, che stravince il duello a distanza con Ball e si guadagna meritatamente titoli e riflettori di tutta America, in attesa dello showdown di sabato notte a Philadelphia contro i campioni in carica dei Golden State Warriors.