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NBA, torna Gallinari, ma Clippers ancora battuti. Atlanta ko all'OT contro Orlando

NBA

Sette punti e tanti tiri sbagliati per Danilo Gallinari, al rientro dopo un mese d'assenza causa infortunio. I Clippers incassano contro i T'wolves la quarta sconfitta consecutiva. Ko anche gli Hawks, nonostante i 12 punti di un positivo Marco Belinelli in uscita dalla panchina 

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L.A. Clippers-Minnesota Timberwolves 107-113

IL TABELLINO

Dal 5 novembre sono cambiate tante cose. Un mese di regular season NBA è un concentrato di eventi che può rivoluzionare lo scenario che un giocatore si ritrova ad affrontare. Lo sa bene Danilo Gallinari, tornato sul parquet questa notte nella sfida persa contro i T’wolves. L’ennesimo ko incassato da una squadra allo sbando che ha perso per strada troppi pezzi a causa degli infortuni. Il numero 8 ha provato, senza riuscirci, a dare una scossa quantomeno in attacco, incapace però di andare oltre i 7 punti realizzati e un pessimo 2/13 al tiro. Troppo poco per battere Minnesota, che nonostante un gruppo disfunzionale sul parquet continua a macinare successi: gli ospiti tirano con 54.9% dal campo, mandando ben sei giocatori in doppia cifra. Il quintetto dei T’wolves fa sostanzialmente canestro come e quando vuole (giocando tutti almeno 36 minuti), facendo gara di testa per tutto l’incontro. Dopo il 2-0 iniziale firmato da Andrew Wiggins infatti, gli ospiti non si voltano più indietro, saldamente in testa anche senza fare definitivamente il vuoto. I Clippers restano a galla, ma non hanno le forze necessaria per ingaggiare lo scontro. Alla fine sono 23 punti di Austin Rivers e 18 con 21 rimbalzi (di cui 12 in attacco) di DeAndre Jordan. Questo, unito al minor numero di palle perse (9 vs. 15), porta i Clippers a tirare ben 17 volte in più rispetto agli avversari, ma la cronica incapacità di trovare il fondo della retina rende tutto vano. Undici punti invece in uscita dalla panchina per Jamal Crawford, l’ex di giornata che ha rivisto dopo qualche mese amici, prima ancora che ex-compagni. “Ho lavorato e vissuto assieme a queste persone per cinque anni, ogni santo giorno della mia vita. È una sensazione particolare adesso essere dall’altra parte. Alcuni dei rapporti che ho costruito a Los Angeles dureranno per sempre”. Un legame che va ben oltre una semplice sconfitta; la quarta consecutiva incassata da una squadra che spera di ritrovare presto Milos Teodosic sul parquet e soprattutto la formula del successo. 

Orlando Magic-Atlanta Hawks 110-106 OT

IL TABELLINO

Overtime o meno, il risultato per gli Atlanta Hawks di Marco Belinelli (purtroppo) è sempre lo stesso. Contro Orlando è arrivata la 19^ sconfitta stagionale, che sarebbe un risultato decente se fossimo a metà gennaio, ma che suona come una condanna per una squadra che dopo 50 giorni di regular season non ha alcun tipo di velleità di successo. La tripla di D.J. Augustin a sei secondi dalla sirena ha infatti regalato ai padroni di casa la possibilità di giocarsi la vittoria nei cinque minuti supplementari, dopo un lungo inseguimento durato 30 minuti. Un overtime controllato dai Magic, al quale però Evan Fournier (autore di 27  punti con 12/21 al tiro fino a quel momento) non ha praticamente preso parte, uscito dopo il primo possesso in cui ha subito un infortunio preoccupante alla caviglia. “Ho appena visto Evan e questa cosa ci ha scosso molto – racconta Nikola Vucevic (22 punti e 16 rimbalzi) a fine gara -; la speranza è che non sia un problema che lo tenga fuori a lungo. Lui è uno dei componenti fondamentali della nostra squadra”. Dall’altra parte invece il miglior realizzatore è come al solito Dennis Schröder con i suoi 26 punti con 26 tiri. Tanti, come le responsabilità che un quintetto scarno di talento carica sulle sue spalle ogni volta. Positivo ancora una volta Belinelli, che in 28 minuti mette a referto 12 punti (con due triple) e raccoglie ben 7 rimbalzi (massimo stagionale per lui). Il dato che più fa riflettere però è il plus/minus: con lui in campo, +15 in favore degli Hawks. Chi penserà di offrirgli un contratto nei prossimi mesi, guarderà soprattutto a dati come quello. Per fortuna.