Nel derby contro i Nets il lèttone è stato costretto a uscire dal campo dopo aver avvertito un dolore al ginocchio sinistro. E a New York ci si inizia a chiedere se la fragilità della propria superstar può diventare un problema
Appena guarita la caviglia destra (due gare saltate per la brutta distorsione subita contro Miami), è il turno del ginocchio sinistro. Sembra non conoscere pace la stagione di Kristaps Porzingis, esaltante in campo ma soggetta in maniera preoccupante a continui infortuni — più o meno seri — che hanno costretto il lèttone a saltare già qualche partita e stanno causando più di un timore all’interno della dirigenza dei Knicks. L’ultimo allarme è scattato durante il derby cittadino andato in scena nella notte sul parquet di Brooklyn. Nel corso del terzo quarto, con oltre 9 minuti ancora da giocare, è evidente anche dalle immagini che durante un’azione difensiva Porzingis è costretto a rinunciare a contrastare la penetrazione a canestro di Rondae Hollis-Jefferson, lasciando via libera all'avversario. Subìto il canestro, si vede il n°6 dei Knicks chiedere immediatamente il cambio alla sua panchina. “Non mi sentivo sicuro nel dover caricare il peso del mio corpo sulla gamba sinistra per saltare”, le sue dichiarazioni negli spogliatoi, dove si era diretto zoppicando. Di lì a pochi minuti, la conferma dell'infortunio da parte della squadra, che nel comunicare che il giocatore non rientrerà in campo giustifica l'assenza con un non meglio specificato "dolore al ginocchio sinistro".
Il momento dell’infortunio
Quello che però la superstar dei Knicks rivela nel dopo partita è che in realtà il momento dell’infortunio precede quello della richiesta di cambio, e avviene ancora nel secondo quarto su una giocata apparentemente innocua — con Porzingis a ricevere palla in post basso e scaricare nell’angolo opposto per la tripla di Courtney Lee. “Ho sentito il ginocchio cedere leggermente — il suo racconto — e un po’ di dolore, ma sono rimasto in campo e ho continuato a giocare. Mi auguro non sia nulla di grave: rivedendo il filmato ho visto che ho fatto una smorfia di dolore appena dopo aver passato il pallone a Courtney [Lee] ma spero davvero non sia un problema serio, visto che già adesso riesco comunque a camminare senza troppi problemi”. Le parole del miglior marcatore di New York rimandano poi agli esami di rito, mantenendo però un certo ottimismo: “Sarà tutto più chiaro domani, ma se fosse grave ora dovrei sentire molto più dolore, e invece non è così. Riesco a stare in piedi, camminare, muovermi normalmente: voglio solo far tutto con le dovute cautele per non rischiare nulla”.
Troppi infortuni?
Con il ginocchio da valutare, a New York cresce però un po’ di preoccupazione sulla frequenza con cui gli infortuni costringono la propria superstar a restare lontano dal campo. Quattro partite già saltate quest’anno (due per la distorsione alla caviglia, altre due per una borsite al gomito) che vanno a sommarsi alle 10 perse durante l’annata da rookie e alle 16 dello scorso anno, per via di un mix variegato di infortuni (spalla, tallone d’Achille, caviglia, schiena…). “Ovvio che ci via un po’ di frustrazione da parte mia, perché voglio giocare. Vorrei non dover mai saltare neppure un incontro. Soprattutto quest’anno le difese sono molto fisiche nel marcarmi e questo fa aumentare il rischio che qualcosa possa capitarmi. Io in estate ho lavorato il più possibile sul mio corpo, per aumentarne potenza e resistenza, nell’augurio proprio di reggere ogni tipo di contatto”. Non è ancora chiaro se Porzingis sarà o meno costretto a rinunciare alla prossima gara in programma, una sfida anche per lui speciale visto l’avversario di serata: gli Oklahoma City Thunder del suo ex compagno (e mentore) Carmelo Anthony, al primo ritorno da avversario in città.