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NBA: Torna Griffin e i Clippers vincono il derby di L.A., Belinelli 14 punti ma ko

NBA

I Clippers dominano nel derby contro i Lakers, conquistando il quarto successo nelle ultime cinque partite e riabbracciando Blake Griffin dopo oltre un mese (24-6-6). Perdono gli Hawks a Toronto, sprofondando sempre più sul fondo della Eastern Conference

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Los Angeles Lakers-L.A. Clippers 106-121

IL TABELLINO

Il derby di Los Angeles vede assente un protagonista (in casa Lakers Lonzo Ball è fuori per la terza gara consecutiva, per un guaio alla spalla) ma ne riabbraccia un altro, sull’altra sponda, con i Clippers che finalmente vedono tornare in campo Blake Griffin (e anche Wesley Johnson). Il risultato? Proprio Griffin chiude come miglior marcatore dell’incontro con 24 punti, cui aggiunge 6 rimbalzi e 6 assist, guidando i suoi alla quarta vittoria nelle ultime cinque gare, un segnale di ripresa che potrebbe dare alla squadra di coach Rivers la spinta giusta per cercare di rimettere in piedi una stagione che – complici i tanti infortuni – peggio non poteva iniziare. Per i Clippers ci sono anche i soliti 23 punti dalla panchina di Lou Williams e altri cinque giocatori in doppia cifra, tutto il quintetto base più i 15 con 9 rimbalzi e 7/9 dal campo di Montrezl Harrell. Griffin e compagni approfittano delle mani gelide dei Lakers in avvio (1/10 al tiro, esattamente come successo contro i Grizzlies nell’ultima gara disputata) per piazzare un parziale di 19-3 in apertura che porta a un primo quarto record da 35 punti, e un vantaggio di 13 alla prima pausa. I Clippers dominano a rimbalzo, 49-35 guidati dai 16 (con 13 punti) di DeAndre Jordan e anche nei punti da secondi possessi (26-15) e ora guardano con più fiducia alle prossime cinque gare, tutte interne, nella speranza che il recupero dei tanti infortunati combinato a una serie di partite davanti al pubblico dello Staples Center possa significare la svolta tanto attesa di una stagione fin qui tribolata (anche se non ci sono ancora indicazioni certe per il recupero di Danilo Gallinari).

Crisi Lakers

Dopo una prima parte di stagione che aveva fatto ben sperare per il presente, ma soprattutto per il futuro gialloviola, i Lakers stanno ora incontrando un periodo di difficoltà confermato dalla sconfitta contro i “cugini” ma anche dal meeting tenuto a porte chiuse (al posto dell’allenamento) prima del derby. Servito a poco, verrebbe da dire, vista la partenza disastrosa dei gialloviola che hanno provato a tornare a contatto con un mini-parziale di 7-0 in apertura del secondo tempo ma non sono riusciti ad avvicinarsi oltre i 7 punti. Jordan Clarkson dalla panchina è il miglior realizzatore dei Lakers, con 20 punti e 8 assist, e altri 16 li aggiunge un altro membro della second unit di coach Walton, Larry Nance Jr.; tra i titolari chiudono entrambi con 18 punti sia Brandon Ingram che Julius Randle ma non bastano a evitare ai Lakers la quinta sconfitta consecutiva e l’ottava delle ultime nove, complice anche un orrendo 3/19 dall’arco. Le prospettive future nell’immediato non fanno necessariamente sperare bene, visto che ora i gialloviola sono attesi a due trasferte consecutive sui campi di Houston e Minnesota. 

Toronto Raptors-Atlanta Hawks 111-98

IL TABELLINO

Le due vittorie consecutive, per carità, non avevano illuso nessuno, ma sembravano poter essere quantomeno un segnale incoraggiante, un minimo di ripresa e stimolo per rilanciare in parte la voglia di una squadra che si sta strascinando in giro per gli States già da diverse settimane senza avere alcun tipo di ambizione. L’idea ormai davanti a una partita degli Hawks è sempre la stessa: “per quanto tempo reggeranno prima di crollare? Quanto hanno resistito questa volta?”. In sella contro i Raptors all’Air Canada Center ci sono rimasti per un quarto d’ora scarso di gioco, sotto 30-22 al termine della prima frazione e poi lentamente sprofondati in un lungo, affannoso (e poco credibile) inseguimento. Marco Belinelli, come al solito, ha provato a fare il suo: 14 punti, 5/11 al tiro, due triple, tre assist in 27 minuti di gioco, secondo miglior realizzatore dei suoi al pari di Dennis Schröder dietro uno scatenato Taurean Prince da 30 punti (con 12/16 al tiro) e 10 rimbalzi. A Toronto invece è bastato mettere il pilota automatico per tornare a sorridere dopo le due sconfitte consecutive, togliersi di dosso un po’ di ruggine e riprendere il serrato testa a testa al vertice della Eastern Conference. Il record casalingo dei Raptors dice 13-1, la migliore tra tutte le squadra NBA quando si tratta di giocare sul parquet di casa. DeMar DeRozan segna 25 punti in una serata in cui Toronto tira maluccio dal campo (43.8%), ma su un volume enorme di conclusioni (ben 105 contro le “sole” 88 tentate di squadra da Atlanta). “Questo è quello che fanno le grandi squadre: resettano tutto e tornano a pensare all’obiettivo di lungo periodo come se nulla fosse successo”, commenta soddisfatto Kyle Lowry. Chissà quanto vorrebbe poterle dire anche Belinelli delle parole del genere…