Gli Hawks crollano negli ultimi tre minuti: avanti di dieci punti, si fanno rimontare e battere da Devin Booker (34 punti, otto negli ultimi 37 secondi) e dai Phoenix Suns. Per Marco Belinelli 16 punti con un ottimo 7/11 dal campo in uscita dalla panchina
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Phoenix Suns-Atlanta Hawks 104-103
Aver vinto soltanto tre partite in trasferta sulle 19 disputate vorrà pur dire qualcosa. Segno di mancanza di talento, certo, ma anche di incapacità nel riuscire a chiudere un match a proprio favore. La sconfitta degli Hawks in casa dei Suns non fa altro che confermare questa tesi: avanti di 10 punti a meno di tre minuti dal termine, Atlanta è crollata sotto i colpi di Devin Booker, chiudendo la sfida incassando un eloquente 15-4 di parziale e aggiungendo una sconfitta a quello che è di gran lunga il miglior momento di forma della squadra di Marco Belinelli (prima di questa, tre vittorie nelle ultime quattro). Gli Hawks nelle ultime 20 stagioni potevano vantare un record di 400 vittorie e 0 sconfitte nelle partite in cui sono entrati negli ultimi tre minuti di partita con almeno dieci punti di vantaggio. Un capitombolo inatteso dunque, nonostante tutte le difficoltà di questa regular season. Dopo il canestro dell’ennesimo vantaggio in doppia cifra realizzato da Taurean Prince a meno di 180 secondi dal termine e il rischio di una sanguinosa palla persa da parte dei Suns, Phoenix ha iniziato a tentare il tutto per tutto: Booker in penetrazione prima, seguito da una lotteria di liberi in cui Atlanta ha trovato di rado il fondo della retina e concluso con le triple di Chriss e ancora del numero 1. Una serie di colpi che hanno lasciato due sole lunghezze di distanza tra le squadre a 37 secondi dalla sirena. Fallo in attacco di Schröder da una parte (20 punti con 7/17 dal campo) e tre tiri liberi a segno di Booker dall’altra regalano il primo vantaggio a Phoenix dopo quasi due quarti. Timeout e coach Budenholzer vuole disegnare l'ultimo schema: l’esecuzione degli Hawks sul possesso decisivo è perfetta, così come l’alzata della point guard tedesca per Prince (forse una palla leggermente lenta), ma la stoppata di Chriss è decisiva per tempismo e momento della gara. Una giocata che diventa il simbolo della rimonta e del successo dei Suns, che conquistano così la quarta vittoria delle ultime sei partite.
Marco Belinelli, 16 punti e tanti canestri di altissimo livello
Devin Booker conferma così il suo straordinario momento di forma da quando è rientrato dall'infortunio (quattro gare consecutive con almeno 25 punti a referto, la prima volta in carriera che ci riesce; cifre che a Phoenix non si vedevano dai tempi di Stoudemire nel 2010), mentre dall’altra parte da sottolineare è la super condizione (fisica e mentale) di Marco Belinelli, apparso brillante a dispetto di tutti e dei risultati che non vogliono proprio saperne di arrivare. La partita dell’azzurro è di una pulizia tecnica invidiabile, una di quelle sere in cui il numero 3 è subito entrato in ritmo, dimostrando con quanta facilità riesce a trovare il fondo della retina. Una serie di jumper dal palleggio che hanno mandato in bambola la difesa dei Suns (alcuni di puro istinto, senza neanche guardare il canestro), in una gara chiusa con 16 punti e 7/11 al tiro (e 1/1 ai liberi, in modo tale da preservare la percentuale record a cronometro fermo). Di gran lunga il migliore dei suoi in uscita dalla panchina, in aggiunta ai 20 punti di Kent Bazemore e i 21 con 9 rimbalzi di Ersan Ilyasova. Tra le fila dei padroni di casa invece a firmare l'altro trentello è T.J. Warren, raccolto tirando un invidiabile 15/21 dal campo. "Abbiamo giocato male - chiosa Booker -, ma questo racconta molto di quanto talento disponga questa giovane squadra. Siamo stati in grado di giocare in maniera pessima, continuare a lottare e andarci comunque a prendere la vittoria. È un successo molto importante".