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NBA Sundays, Anthony Davis dice 48 e sbanca il Madison Square Garden al supplementare

NBA

I New Orleans Pelicans della coppia Anthony Davis-DeMarcus Cousins sbancano il Madison Square Garden grazie a una prestazione incredibile del numero 23, che segna 48 punti e cattura 17 rimbalzi trascinando i suoi al successo 123-118 al supplementare. Ai padroni di casa non bastano i 25 di Porzingis e Hardaway Jr.

IL TABELLINO

Primo tempo

Le due squadre partono entrambe con il piede schiacciato sull'accelleratore, specialmente Enes Kanter che sveglia il Madison Square Garden con una torreggiante schiacciata sulla testa di DeMarcus Cousins. Al primo timeout i Knicks sono avanti 15-11 grazie a un Porzingis da 7 punti, mentre dall'altra parte sono E'Twaun Moore (due triple) ed Anthony Davis gli unici ad andare a segno. Tutti gli altri Pelicans continuano a litigare con il canestro e il vantaggio dei Knicks arriva anche al +9 con 7 punti di Jarrett Jack, che fa fare una brutta figura a un Rajon Rondo che gioca al contrario (0/4 al tiro di cui tre dall'arco e 3 palle perse). Una tripla di Doug McDermott firma il primo vantaggio in doppia cifra dei Knicks, mentre le percentuali dei Pelicans - al netto di tiri che sono anche di discreta qualità - precipitano a 2/14 da tre e 5/23 dal campo. Un canestro assurdo di Tim Hardaway Jr. alzando la parabola contro Davis permette ai padroni di chiudere il primo quarto sul 29-13 e i Knicks toccano il massimo vantaggio sul +17 con un'altra tripla di McDermott, ma da lì in poi si svegliano i Pelicans che reinserendo molto presto Davis e Cousins rosicchiano punti fino a tornare a -6, con Jrue Holiday che si sblocca da tre salendo a quota 10. Porzingis però rimette le mani sulla partita sui due lati del campo e il vantaggio di New York torna a 15 lunghezze, andando a chiudere il primo tempo sul punteggio di 57-48 perché Anthony Davis trasforma in tre punti un pallone capitato tra le sue mani allo scadere della frazione.

Secondo tempo

Davis ricomincia da dove aveva lasciato segnando dalla media distanza per il -7 e forzando il timeout "Popovichiano" di coach Hornacek, infuriato con i suoi. Davis converte un'altro passaggio facile e firma il -5 toccando quota 20 nella sua gara con soli tre errori al tiro sui primi 11 tentativi, ma la difesa dei Pelicans continua a ignorare Jarrett Jack che ringrazia sentitamente arrivando a 20 punti, il suo massimo stagionale. Porzingis esce dal timeout regalando un paio di pennellate d'autore per il +17 dei suoi, tenendo più che bene nello scontro contro Cousins e Davis che però continua a mettere punti a tabellone scollinando quota 30 senza mai uscire dal campo. Intanto Tim Hardaway Jr. da solo batte l'intera panchina dei Pelicans 16 a 5, aumentando un vantaggio che flirta con il +20 perché neanche un talento assoluto come quello di Davis non può continuare a coprire le magagne di un roster cortissimo. In qualche maniera però i Pelicans riescono a contenere lo svantaggio a soli 14 punti in chiusura di terzo quarto e l'uscita di Porzingis, con il contemporaneo ingresso di un disastroso Michael Beasley, rimettono in partita i Pelicans - anche perché Davis non lascia più il campo e continua a macinare punti salendo a quota 39 per il -8. La difesa dei Pelicans sale di tono con Cousins - fino a quel momento disastroso - e riapre la gara, ma l'attacco non riesce a produrre quel parziale necessario per tornare definitivamente a contatto, rimanendo sempre almeno a 6 punti di distanza. L'accellerazione arriva allora negli ultimi due minuti in cui i Pelicans riescono a tornare due volte a -2, ma la prima volta è Tim Hardaway Jr a rispondere andando a segno dalla media distanza e la seconda volta non viene fischiato un chiaro fallo ai danni di Anthony Davis che sarebbe valso il pareggio a 30 secondi dalla fine. Poco male: Porzingis commette fallo in attacco sul possesso successivo e regala l'ultimo pallone ai Pelicans con cui Davis va a segno a 3.5 secondi dalla fine per il 109-109 su assist di Cousins. Dopodiché E'Twaun Moore compie un miracolo rubando il pallone dalle mani di Hardaway, ma la sua tripla prende solo il ferro e si va al supplementare.

Supplementare

Hardaway Jr. segna da tre per aprire l'overtime, ma poi concede un gioco da tre punti a Holiday con una pessima difesa e Cousins a rimbalzo d'attacco firma il sorpasso. Porzingis risponde immediatamente con la tripla folgorante del +2, ma ancora Holiday replica dall'arco per un minuto di sorpassi e controsorpassi. Kanter va a segno dalla breve distanza per il 117-116 e poi forza la palla contesa a Cousins leggendo bene le (prevedibili) intenzioni dell'avversario, ma ancora uno scatenato Holiday va a segno con un passo e tiro che manda al bar la difesa dei Knicks. Quindi i due pesi massimi si incontrano al centro del ring per la giocata più bella del loro splendido duello: Davis e Porzingis vengono isolati su un quarto di campo e il lungo dei Pelicans si inventa un canestro pazzesco per il 120-117 a un minuto dalla fine, firmando i punti numero 46 e 47 della sua incredibile prestazione. Hardaway fa solo 1/2 ai liberi e Davis è ancora il più veloce di tutti a recuperare un errore di Moore a rimbalzo d'attacco, subendo fallo e facendo 1/2 dalla lunetta per mettere un possesso pieno di distanza tra le due squadre. Porzingis ha una tripla smarcata per pareggiarla, ma la sua conclusione - costruita molto bene dallo schema di Hornacek - va lunga e Holiday ai liberi chiude la partita: finisce 123 a 118 per i Pelicans, che rimontano e vincono al supplementare grazie a 48+17 di Anthony Davis, i 31 di Holiday e un Cousins che, al netto di un pessimo 4/16 al tiro, sfiora il 5x5 chiudendo con 15 punti, 16 rimbalzi, 5 assist, 7 recuperi (career high) e 3 stoppate. Ai Knicks invece non bastano i 25 a testa di Porzingis e Hardaway Jr. (che batte da solo la panchina dei Pelicans 25-9),i 22 di Jarrett Jack e i 18+10 di Kanter per portare a casa una vittoria che a fine terzo quarto sembrava una semplice formalità.