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NBA, Lonzo Ball non si nasconde: "Tutti sanno che i giocatori del college vengono pagati"

NBA

Alla richiesta di un commento sullo scandalo che sta travolgendo il basket NCAA, il playmaker dei Los Angeles Lakers - al rientro dopo 15 partite di assenza - non ha usato giri di parole: “Tutti sanno che i giocatori vengono pagati, perciò tanto vale renderlo legale”.

Il suo rientro dopo 15 partite di assenza era discretamente atteso a Los Angeles, ma alla fine Lonzo Ball è finito per fare più notizia per quanto fatto fuori dal campo che sul parquet. Nel bel mezzo della bufera che sta sconvolgendo il college basket, infatti, il playmaker dei Lakers ha pensato bene di dichiarare candidamente che “tutti sanno che i giocatori vengono pagati, perciò tanto vale renderlo legale”. Negli ultimi giorni un’inchiesta di Yahoo Sports e nuove rivelazioni di ESPN hanno scoperchiato un vaso di Pandora, togliendo il velo su uno dei segreti peggio nascosti del college basket – ovverosia che i giocatori delle squadre più grosse vengono pagati, andando contro le regole dell’“amatorialità” che regola la NCAA. Yahoo, in particolare, si è concentrata sulla figura del potente agente Andy Miller, entrando in possesso dei documenti che testimoniano dei pagamenti a favore di giocatori come Dennis Smith Jr., Kyle Kuzma e Markelle Fultz. ESPN, invece, ha rivelato le intercettazioni telefoniche che inchiodano l’allenatore di Arizona Sean Miller, registrato mentre discuteva della possibilità di dare 100.00 dollari alla futura scelta in top-3 DeAndre Ayton pur di assicurarsene i suoi servigi per i Wildcats. Due scandali di enormi proporzioni dai quali, almeno stando a quanto dice lui, Lonzo Ball è rimasto lontano: “Mio padre non era convinto di ricevere soldi dagli agenti, perciò ci siamo concentrati sull’andarcene il prima possibile dall’università”. Un percorso seguito anche da suo fratello LiAngelo, la cui esperienza a UCLA è stata un po’ (per così dire) “accidentata” rispetto a quella di grande successo del fratello maggiore, mentre il minore LaMelo neanche metterà piede nella gloriosa università di coach Wooden. 

Il rientro in campo dopo 15 partite e la convivenza con Isaiah Thomas

Oggi però il presente e il futuro di Lonzo Ball è in NBA, e il suo ritorno dopo il problema al legamento mediale che lo ha tenuto fuori dal 13 gennaio è stato discreto: 9 punti, 7 rimbalzi e 6 assist in 17 minuti sul parquet nel successo contro Dallas. “È andata piuttosto bene, sono stato in campo poco perciò niente di pazzesco” ha dichiarato dopo la gara. “Non ho avuto restrizioni: sentivo qualcosina nel ginocchio, specialmente andando a destra, ma i dottori dicono che non può peggiorare perciò è tutto a posto”. I Lakers manterranno comunque un approccio cautelativo, tenendolo fuori nelle seconde gare dei back-to-back e facendolo uscire dalla panchina insieme ad Isaiah Thomas. “È un giocatore intelligente, si vede anche da lontano. Gli piace spingere in contropiede e coinvolgere tutti i compagni: possiamo giocare molto bene insieme perché facciamo cose diverse ad alto livello” il commento dell’ex Cleveland, autore di 17 punti nel suo debutto allo Staples Center. “Mi è piaciuto un sacco: con due playmaker in campo penso che tutti ne beneficeranno. Non vedo l’ora di farlo più spesso” il commento di Lonzo sul suo nuovo compagno di backcourt.