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NBA, perché "Black Panther" è il film che tutta la NBA sta applaudendo

NBA

Mauro Bevacqua

Jaylen Brown l'ha già visto tre volte, LeBron James lo paragona, per importanza, all'elezione di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti, Dwyane Wade e Tobias Harris lo considerano fantastico. Ecco perché il primo film su un supereroe nero sta facendo parlare tutta la lega

Nelle sale degli Stati Uniti è uscito il 29 gennaio e da allora di Black Panther – il film della Marvel firmato da Ryan Coogler ispirato al primo supereroe nero dei fumetti – non si è più smesso di parlare. Il successo al botteghino è stato da subito importante: oltre 370 milioni di dollari incassati nelle sale di tutto il mondo nella sola prima settimana (15° risultato migliore di sempre) e un totale che dopo il primo mese è salito oltre i 760 milioni di dollari, di cui più di 330 incassati fuori dai confini nordamericani. Un film che ovviamente si rivolge particolarmente ai grandi appassionati di fumetti (e del filone Marvel, con la particolarità che l'ultimo album è stato scritto nientemeno che da Ta-Nehisi Coates, uno degli intellettuali neri più influenti e ascoltati durante la presidenza Obama) ma anche alla comunità afroamericana, che ha rare occasioni di vedere rappresentata e celebrata la propria appartenenza razziale in una pellicola di tale impatto (anche economico) nelle sale di tutto il mondo. Il fatto che la NBA sia una lega a grande maggioranza afroamericana – almeno nei suoi giocatori – ha fatto sì che Black Panther diventasse presto argomento di grandissimo interesse negli spogliatoio e il passaparola che ne è seguito non ha fatto che consacrarne successo e centralità. Con Chadwick Boseman (che nel film interpreta T’Challa, ovvero la Pantera Nera) in prima fila allo Staples Center durante il sabato dell’All-Star Weekend di Los Angeles, Victor Oladipo ha indossato proprio la maschera di Black Panther prima di eseguire una delle sue schiacciate di serata, celebrandone poi la riuscita incrociando le braccia a X proprio insieme a Boseman, gesto simbolo del potere della Pantera Nera nel film di Coogler. Nei giorni successivi all’All-Star Weekend, poi, sono arrivati parole di grandissimo apprezzamento, principalmente via Twitter, da tantissimi giocatori NBA, che non hanno voluto perdersi al cinema il tanto chiacchierato film, fino a spingere anche LeBron James (ormai sempre più leader, anche fuori dal campo, nella comunità dei giocatori) a un deciso endorsement verso l’ultima produzione Marvel. 

Da re (King James) a re (del regno di Wakanda): LeBron adora Black Panther

“Uno dei più bei film che ho mai visto”, la dichiarazione senza mezzi termini del n°23 di Cleveland. Che spiega i motivi del suo entusiasmo: “Credo che oggi, per la società in cui viviamo, il tempismo di questo film sia perfetto. E a volte il tempismo è  tutto. Com’è successo nella NBA con l’arrivo di Magic Johnson e Larry Bird, quando la lega aveva bisogno di due personaggi del genere; oppure dopo, con l’arrivo di Michael Jordan. È come quando qualcuno se n’è venuto fuori con la ricetta per il sandwich al burro d’arachidi e marmellata: è stata la trovata migliore di tutti i tempi”, afferma strappando una risata “King” James. Prima di tornare serio: “Oggi con Black Panther è la stessa cosa: siamo in un momento in cui il movimento Black Lives Matter e la voglia di eguaglianza hanno messo al centro del dibattito la situazione della comunità afroamericana, una comunità che per anni si è un po’ isolata dal mondo perché riteneva che quella fosse la miglior scelta possibile per sopravvivere e che invece negli ultimi anni ha realizzato l’importanza di essere uniti per poter affermare con forza le proprie esigenze. Questo è il primo motivo per cui il film mi è piaciuto così tanto. L’altro è che da ragazzino amavo alla follia i supereroi ma non avrei mai pensato di poterne vedere uno nero: adoravo Batman, Superman, Spiderman e Iron Man ma non ho mai pensato di poter essere come loro, perché riflettevano un’idea di America bianca. E così cercavo negli atleti e nei rapper – o nella gente del mio quartiere – i miei eroi: poter invece vedere la forza di un personaggio come Black Panther, vedere quanto potente è la sua tribù e la gente attorno a lui, mi fa capire che non solo possiamo diventare presidenti degli Stati Uniti come Barack Obama ma possiamo anche essere supereroi. Per me e per i miei figli, per tutti i ragazzini d’America, è davvero una gran cosa”. 

Victor Oladipo e Chadwick Boseman
Victor Oladipo e Chadwick Boseman

Tutti in fila al cinema (Jaylen Brown per la terza volta...)

Non è solo la superstar dei Cavs a essersi innamorato del film realizzato da Ryan Coogler (uno che ha esordito nel 2013 al Sundance Film Festival con il bellissimo Fruitvale Station, girato a Oakland per raccontare l’uccisione da parte della polizia del 22enne Oscar Grant III, e poi si è confermato firmando Creed, sequel alla saga di Rocky) ma tantissimi giocatori in giro per la lega hanno manifestato sui social il loro entusiasmo per il messaggio veicolato dal primo film su un supereroe nero. C’è chi l’ha visto già tre volte come Jaylen Brown e chi  come il rookie di Dallas Dennis Smith Jr dopo aver organizzato la visione insieme ai suoi compagni di squadra Wesley Matthews e Dorian Finney-Smith assegna al film un voto altissimo (“Dieci e lode, come minimo”, scrive su Twitter). Invece che con i compagni di squadra, Jabari Parker ha deciso di vederlo con 120 ragazzini delle scuole pubbliche di Milwaukee, da lui invitati personalmente in una sala appositamente prenotata (con pizza e popcorn per tutti). “Un film eccezionale”, il parere dell’ala di Philadelphia Richaun Holmes, opinione condivisa anche dalla guardia di Denver Jamal Murray (“Black Panther spacca!!!”). Sulla scia di tutti questi commenti entusiasti, poi, ovviamente è diventato quasi un obbligo quello di andare a vedere il film e aggiungere la propria opinione al tema: “So di arrivare tardi, perdonatemi, ma sono stato occupato – scrive sempre sui social Tobias Harris, neo-acquisto dei Clippers – però che roba Black Panther!!!!!!” e l’ultimo a saltare in corsa sul carro è il grande amico di LeBron James Dwyane Wade, che appena tornato a Miami ha trovato il tempo di andare insieme alla moglie Gabrielle Union a gustarsi il film della Marvel: “Ieri sera finalmente ho visto Black Panther insieme alla mia miglior amica @itsgabrielleu ed è FANTASTICO. Non vedo l’ora di vedere cosa faranno ora!!!”. 

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