L'italiano dei Philadelphia 76ers si è concesso in esclusiva a Sky Sport 24 parlando della sua nuova squadra, delle prospettive in vista dei playoff, dei talentuosissimi Ben Simmons e Joel Embiid e anche della Nazionale.
La sconfitta con i Milwaukee Bucks non ha fatto perdere l’ottimismo a Marco Belinelli, che si è concesso ai microfoni di Sky Sport 24 parlando della sua situazione a Philadelphia, dei giorni frenetici della sua firma con i Sixers, dei suoi compagni di squadra più talentuosi e anche della Nazionale, osservata e tifata anche dagli Stati Uniti. Il periodo positivo dei Sixers (5 vittorie e 3 sconfitte con lui in campo) e il posto ai playoff praticamente assicurato fanno guardare con ottimismo al prossimo futuro e ai possibili accoppiamenti dei playoff: “Siamo una squadra che sta migliorando di partita in partita: nonostante la sconfitta di oggi anche nei primi due quarti si è visto qualcosa di positivo. Stiamo cercando di vincerne il più possibile per arrivare al meglio ai playoff: non saprei chi cercare di evitare perché tutti nella Eastern Conference possono giocarsela, sono tutte molto forti e competitive. Sulla carta Cleveland e Boston sono le squadre con un pelo più di esperienza, ma non abbiamo paura di nessuno”.
Tornare ai playoff è stato sicuramente uno dei motivi principali per cui “Beli” ha deciso di firmare con i Sixers. Ma come si è arrivati a quella scelta? “Sicuramente sono stati giorni molto pesanti: ovviamente ho cambiato tante volte squadra durante la mia carriera, ma mai durante la stagione. Sono stati giorni nervosi aspettando la trade, e una volta che non si è concretizzata ho preso la decisione di andare avanti e chiudere l’esperienza con Atlanta per diventare ‘free agent’ e decidere dove andare per finire la stagione. Sono stati giorni diversi, particolari, ma anche belli perché ero io a scegliere dove poter andare: parlare con le squadre, i general manager e gli allenatori è stato qualcosa di molto bello che mi ha portato alla fine a venire a Philadelphia. E sono molto contento di essere qui”.
Philadelphia vuol dire soprattutto Ben Simmons e Joel Embiid, due dei giovani più interessanti di tutta la lega. “Ho la fortuna di giocare con due talenti giovani e devastanti come Simmons ed Embiid” ha commentato Belinelli. “Il primo passa la palla da Dio, può diventare veramente un fenomeno ed è uno da cui già dipendiamo tanto. Giocare con lui mi porta a muovermi senza palla, perché è uno che legge bene la partita e sa come passarla: sono contentissimo di giocare con lui. Embiid poi è un giocatore stratosferico, ha un talento incredibile e sa fare tantissime cose, in attacco è devastante. Giocare con due così mi porta a dare il massimo di me stesso”.
La concomitanza con la notte degli Oscar porta il Beli ad assegnare anche le sue “statuette”: “Visto che c’è stata la serata degli Oscar assegno a Simmons quella degli assist, perché un giocatore devastante in campo aperto nel passare la palla. Embiid è un giocatore offensivo fantastico, perciò si merita l’Oscar del realizzatore”.
Infine una battuta sulla Nazionale, ancora a punteggio pieno nelle gare di qualificazione alle prossime edizioni dei Mondiali nel 2019: “Ho seguito la Nazionale, sta facendo qualcosa di grande e gioca una bella pallacanestro. Nelle ultime due partite hanno davvero dominato e ne sono contento. So che ci saranno altre due partite ancora più importanti, ma sono felice di come stanno giocando assieme ed è bello vederli vincere”. Al prossimo appuntamento.
[intervista di Riccardo Pratesi]