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Kobe Bryant vince l'Oscar per "Dear Basketball": "Meglio di un titolo NBA"

NBA

La leggenda dei Los Angeles Lakers ha aggiunto un altro premio alla sua bacheca, vincendo l'Oscar per miglior cortometraggio animato alla 90^ cerimonia degli Oscar. "Mi fa sentire meglio che un titolo NBA" ha detto dopo la consegna, lanciando un frecciata alle polemiche sulle posizioni sociali dei giocatori di pallacanestro durante il discorso di accettazione.

Pare che anche la fine della sua straordinaria carriera, Kobe Bryant proprio non possa fare a meno di continuare a vincere. Il cinque volte campione NBA ha aggiunto un altro trofeo alla sua bacheca, quello che forse meno si aspettava di vincere nella sua infanzia passata in Italia: la statuetta degli Oscar. La versione animata della lettera con cui ha dato l’addio alla pallacanestro, la celeberrima “Dear Basketball” realizzata insieme all’animatore della Disney Glen Keane, è stata premiata come miglior cortometraggio animato alla 90^ cerimonia degli Academy Awards. Bryant ha ricevuto il premio insieme a Keane, ma ci ha messo un po’ per trovare le parole giuste, continuando a guardare la statuetta incredulo. “Non so nemmeno se sia possibile una cosa del genere” ha detto al pubblico del Kodak Theatre. “Da giocatori di pallacanestro ci si aspetta da noi che stiamo zitti e palleggiamo... ma sono contento che noi tutti facciamo un po’ più di solamente quello”. Un chiaro riferimento alle polemiche delle scorse settimane contro l’attivismo dei vari LeBron James e Kevin Durant, ripresi dalla giornalista di Fox News Laura Ingraham proprio con le parole “state zitti e palleggiate”. Kobe è poi passato a ringraziare tutte le persone che lo hanno aiutato e infine la sua famiglia, la moglie Vanessa e le tre figlie, rivolgendo loro anche delle parole in italiano ("Ti amo con tutto il mio cuore") e dicendo loro “Voi siete la mia ispirazione”. In conferenza stampa, poi, ha rivelato ai giornalisti presenti che vincere questo premio “mi fa sentire meglio che aver vinto un titolo, ad essere onesto. Giuro che è così. Quando dicevo alle persone che volevo scrivere e raccontare storie dopo essermi ritirato, mi dicevano ‘Oh, carino. Ma sarai depresso quando la tua carriera sarà finita’. Essere qui e avere questa statuetta è pazzesco, davvero”. Forse, dopotutto, Kobe Bryant è davvero riuscito a trovare qualcosa che lo appassioni e lo ossessioni quanto la sua amata pallacanestro.