Allo Staples Center davanti due squadre caldissime: Lakers in striscia positiva di cinque gare, Blazers di sei. La gara viene decisa da un quarto quarto stratosferico di Damian Lillard, che segna 19 dei suoi 39 punti nell’ultima frazione. Portland si conferma terza forza a Ovest
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Si deve partire dalla fine per raccontare la sfida andata in scena allo Staples Center tra Lakers e Blazers. Una sfida che i padroni di casa, sul 97-86 con poco più di cinque minuti da giocare, sembravano poter controllare fino alla fine. Invece, dopo una tripla di C.J. McCollum per il 97-89, Damian Lillard prende totale ed esclusivo possesso della gara: fa 2/2 dalla lunetta, quindi quattro triple in fila su quattro possessi e poi ancora un altro libero a segno. La point guard di Portland manda a segno 15 punti consecutivi dei 19 del suo quarto quarto, trascinando i Blazers davanti (104-103). A fare il resto ci pensano dei Lakers tutt’altro che impeccabili nel finale: dopo che la tripla di Lonzo Ball impatta momentaneamente la gara sul 103-103, sotto di tre punti i gialloviola concedono agli ospiti due fondamentali rimbalzi offensivi che portano McCollum in lunetta con la possibilità di estendere il vantaggio oltre il singolo possesso. Il n°3 di Portland però fa 0/2 ai liberi e quando i Blazers, sopra di tre, commettono un fallo a gioco fermo sono loro a dare l’impressione di non voler vincere la gara, concedendo un libero ai Lakers e il possesso, con la chance potenziale di un gioco da 4 per poter addirittura non solo impattare ma vincere la gara. Qui però Isaiah Thomas sbaglia tutto quello che può sbagliare: prima il libero che va in lunetta a tirare per il fallo a gioco fermo e poi l’esecuzione sull’azione finale, quando si fa strappar palla da Shabazz Napier durante il caricamento della tripla per il potenziale pareggio. I Lakers vedono così interrompersi a cinque la striscia di vittorie che stava nuovamente galvanizzando l’ambiente, ed è proprio la coppia Ball-Thomas a tradire le attese: il primo chiude con 3/9 al tiro e soli 10 punti (con -7 di plus/minus) mentre il secondo manda a tabellino 19 punti ma lo fa con 21 tiri, 5 soltanto dei quali realizzati, per il peggior plus/minus di squadra, -17. Fanno meglio Julius Randle, autore di 21 punti e 9 rimbalzi, e Kentavious Caldwell-Pope che chiude a quota 16, ma non bastano.
Lillard trascinatore, 7 in fila per i Blazers
Detto dei Lakers, l’assoluto protagonista della notte è però l’All-Star degli ospiti: Damian Lillard chiude con 39 punti con 6/11 da tre punti e ci aggiunge anche 6 assist e 5 rimbalzi, regalando ai suoi la settima vittoria consecutiva e il 15° successo in fila contro i Los Angeles Lakers, che rende i Blazers l’autentica bestia nera dei gialloviola. Dopo un terzo quarto in cui la coppia di guardie di Portland viene tenuta a soli 6 punti con 2/13 al tiro (25-15 il parziale pro-Lakers nella terza frazione, con i Blazers limitati a 5/23 dal campo), il n°0 degli ospiti prende fuoco e si carica sulle spalle in solitaria i destini della partita, risultando per l’ennesima volta decisivo. Continua così la cavalcata di Portland nella Western Conference, dove ora occupa il terzo posto alle spalle soltanto di Houston e Golden State e con due vittorie in più (a fronte dello stesso numero di sconfitte, 26) dei New Orleans Pelicans. Nella vittoria allo Staples decisivi anche i 22 punti di C.J. McCollum, che ne segna 7 in fila in apertura del secondo quarto, e il lavoro sotto canestro di Jusuf Nurkic, che chiude con un doppio 16, per punti e rimbalzi. Portland tira il 43.5% da tre punti ma ha solo 21 punti da tutta la panchina (contro i 31 di quella dei Lakers). Ad attenderli ora cinque gare consecutive in casa, la prima contro New York per poi affrontare Golden State in un gustoso scontro al vertice della Western Conference.