NBA, tale padre, tale figlio: i ventelli realizzati “in famiglia” con la stessa squadra
Larry Nance Jr. contro i Pistons ha ritoccato il suo massimo in carriera salendo a quota 22 punti ed entrando assieme a suo padre in un esclusivo club: le coppie padre-figlio che hanno realizzato con entrambi in componenti almeno 20 punti in una singola partita con la stessa squadra. Ecco l’elenco completo
Larry Nance Jr. contro i Pistons ha ritoccato il suo massimo in carriera salendo a quota 22 punti ed entrando assieme a suo padre in un esclusivo club: le coppie padre-figlio che hanno realizzato con entrambi in componenti almeno 20 punti in una singola partita con la stessa squadra. Ecco l’elenco completo
LARRY NANCE SR. | Sei stagioni ai Cavaliers, una da All-Star e la maglia numero 22 ritirata. Prima dell’avvento di LeBron James uno dei giocatori più significativi nella storia della squadra dell’Ohio: chissà se il figlio sarà all’altezza del nome del padre
LARRY NANCE JR. | Dopo aver indossato dalla scorsa settimana il numero 22 del padre (ritirato dai Cavaliers e presente sul soffitto della Quicken Loans Arena), il nuovo acquisto di Cleveland si è tolto la soddisfazione di fissare il suo nuovo massimo in carriera a quota 22 (condito con 15 rimbalzi, anch’esso un record personale): un risultato che rende la coppia padre-figlio dei Nance la quinta nella storia NBA a riuscirci
DOC RIVERS | Il capo allenatore dei Clippers è stato anche giocatore della squadra di Los Angeles per una sola stagione; quella 1991/92, transizione tra la prima parte di carriera trascorsa ad Atlanta e la seconda newyorchese targata Knicks. Annata chiusa con 11 punti e quattro assist di media, con ben cinque ventelli messi a referto
AUSTIN RIVERS | Austin invece ai Clippers ci è arrivato per volere paterno, che come GM in pectore lo ha reclutato per la sua squadra. Ormai alla quarta stagione con i losangelini, “il figlio di Doc” viaggia oltre i dieci punti di media e via via sta iniziando a ricoprire un ruolo sempre più importante in un gruppo che negli anni ha perso talento e soprattutto profondità a causa degli infortuni
RICK BARRY | L’indimenticato campione e All-Star dei Golden State Warriors ha concluso la carriera in Texas alla corte dei Rockets: per lui 152 partite chiuse con quasi 13 punti di media e il 94% ai liberi (sì, era lui che li tirava da sotto, tanto antiestetico quanto efficace). Per lui anche una gara da 38 punti contro gli Spurs: realizzare 20 punti non è mai stato un problema
JON BARRY | Figlio dell’Hall of Famer Rick (ma meno talentuoso del padre), anche lui ha concluso la carriera ai Rockets, togliendosi lo sfizio nella prima gara giocata nell’ultima stagione di segnare 24 punti con 8/10 al tiro contro Sacramento: niente male come esordio per un giocatore che ha chiuso la regular season con quattro punti di media
ERNIE VANDEWEGHE | Giocatore NBA della prima era, Ernie Vandeweghe ha giocato ben sei stagioni ai Knicks nel secondo dopo guerra viaggiando a 9.5 punti di media. In 224 partite non è mancata occasione di mettere a referto un bel po’ di ventelli
KIKI VANDEWEGHE | Cinque stagioni a Portland e soprattutto quattro ai Nuggets hanno fissato nell’immaginario collettivo la carriera di un grande realizzatore degli anni ‘80. In fase calante però Vandeweghe ha giocato anche quattro stagioni a New York con la maglia dei Knicks, proprio come fatto da suo padre a cavallo tra gli anni ’40 e ’50. Undici punti di media nonostante l’età che avanzava (e grazie alla “Kiki Move” in post basso): segnare un ventello non è mai stato un problema neanche a 33 anni
GERALD HENDERSON (papà) | GERALD HENDERSON (papà) | Tre volte campione NBA (Boston 1981 e 1984, Detroit 1990), il papà dell’omonimo Gerald Henderson rimasto a spasso in questa stagione ha giocato anche ai Sixers tra il 1987 e 1989. Tra un titolo e l’altro. Magari, dopo l’ultima regular season in Pennsylvania, anche il figlio potrà trovare un’avventura soddisfacente a livello di risultati
GERALD HENDERSON JR. (figlio) | Lo scorso anno, sbarcato anche lui ai Sixers diverse stagioni trascorse a Charlotte, ha chiuso ben due volte a quota 20 punti, sia in casa contro gli Wizards che in trasferta a Milwaukee. In quelle due gare Philadelphia ha conquistato il successo: se solo ci fosse riuscito più spesso…
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