Uscito a fine primo tempo contro Indiana, il numero 11 dei Celtics non è tornato sul parquet a causa del fastidio al ginocchio sinistro che lo ha limitato negli ultimi dieci giorni. "Giocando non passa, dovrò fermarmi e aspettare di essere al 100%"
Il dolore al ginocchio sinistro di Kyrie Irving non vuole saperne di passare. Un fastidio diventato così presente da costringere il numero 11 dei Celtics ad alzare bandiera bianca a fine primo tempo della sfida poi persa in volata contro i Pacers. Irving era già rimasto fuori la settimana scorsa per curare le giunture, ma il riposo a singhiozzo non sembra essere la cura. Boston, già senza Al Horford e Jaylen Brown, si è ritrovata così con una rotazione ridotta ai minimi termini. “Penso che il riposo sia probabilmente l’unica strada da percorrere, la cosa migliore per sperare di migliorare la mia forma fisica nei prossimi giorni”, sottolinea Irving. “Sono dolorante più di quanto avevo previsto a questo punto della stagione e per questo voglio prendermi il tempo necessario per rimettere le cose a posto”. La posizione di classifica dei Celtics al momento appare abbastanza stabile: a tre partite e mezza di distanza dai Raptors primi (con ancora due scontri diretti da giocare) e ben distanziati dai Pacers terzi. “Non sono preoccupato. Siamo in una posizione tranquilla di classifica. Voglio ritornare sul parquet sapendo di essere al 100%, di poter sostenere lo sforzo fisico e performare al mio livello. Ora come ora, non sono in grado di farcela”. L’ex point guard dei Cavaliers ha sottolineato come dallo scorso 3 marzo, dalla sfida contro Houston, le cose non siano più tornate al loro posto. E il riposo contro Chicago non ha risolto il problema. “A fine primo tempo abbiamo parlato con lo staff del suo problema, del fastidio che non lascia giocare Kyrie proprio come successo contro i Rockets – racconta coach Stevens -. Non sappiamo con precisione cosa sia, né quanto grave possa essere, ma non appare di certo come un infortunio che mette in discussione i piani e gli obiettivi della nostra stagione”. Per l’allenatore di Boston il riposo è tutt’altro che un tabù: “Se non riesce a essere al 100% lo terremo a riposo, è una decisione di cui abbiamo già discusso ed è la ragione per cui non è rientrato dagli spogliatoi nel secondo tempo contro i Pacers”. Danny Ainge invece ha stigmatizzato le preoccupazioni, sottolineando come Irving dovrà fare i conti con problemi di questo tipo ‘per il resto della carriera’: “Non penso sia qualcosa di serio e ovviamente vogliamo preservare Kyrie. Per questo siamo tutti concordi nel lasciarlo fuori qualche partita. Abbiamo un roster profondo su cui puntare e Irving dovrà essere al meglio tra un mese”. Manca un mese alla fine della regular season: non vederlo più fino ai playoff al momento è un’opzione sul tavolo.