Il numero 35 di Golden State ci sarà già dalla prossima contro i Milwaukee Bucks, pronto a prendere in mano le redini della squadra. Il dito di Thompson è guarito, ma ci vorrà almeno una settimana per rivederlo in gruppo. Discorso simile per Green, fermato nelle prossime due gare dall'influenza
Dopo la sesta sconfitta incassata nelle ultime nove gare, Golden State deve inevitabilmente correre ai ripari. Lo sa bene anche coach Steve Kerr, nonostante questi risultati siano giustificati dalla lunghissima serie di infortuni che in maniera certosina hanno messo fuori gioco tutti e quattro gli All-Star degli Warriors. Uno strike che ha costretto i campioni NBA a ridisegnare il quintetto e a questo punto a dover richiamare in fretta e furia gli infortunati. Per questo Kerr a margine della sfida persa contro Indiana ha sottolineato che molto probabilmente verrà dato il via libera per il ritorno sul parquet di Kevin Durant già dalla gara contro i Bucks. Il diretto interessato invece ha mostrato meno incertezza a riguardo: “Potete dirgli che giocherò giovedì”, il giorno della sfida contro Milwaukee. Fosse stato per KD avrebbe allacciato le scarpe anche contro i Pacers, ma come raccontato dall’allenatore degli Warriors è stato lo staff tecnico a preferire in maniera precauzionale di tenerlo fuori per altre 48 ore. Il dolore intercostale è passato e la frattura che aveva coinvolto la cartilagine è ritornata a posto. “Stiamo provando in tutti i modi a essere furbi, per questo non appena Kevin ha sentito di stare bene abbiamo preferito garantirgli altri due giorni di riposo, per non correre rischi inutili. L’ultima cosa da fare a questo punto della stagione è avere una ricaduta, saremo molto cauti con chiunque”, sottolinea Kerr, facendo chiaro riferimento anche agli altri infortunati. Klay Thompson infatti ha quasi recuperato dalla frattura al dito della mano destra e dovrebbe essere in gruppo la prossima settimana, ma anche per lui l’obiettivo principale resta il pieno recupero entro il 14 aprile. Draymond Green invece era certo di tornare sul parquet al massimo domenica, ma sarà costretto a restare a riposo nelle prossime due gare perché alle prese con dei sintomi influenzali che ne hanno rallentato la ripresa. Un tassello alla volta gli Warriors dovrebbero quindi ritrovare i guerrieri persi per strada. Prima di iniziare la battaglia, quella vera, c’è ancora un po’ di tempo.