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NBA, no Embiid, no problem: l’All-Star esce per infortunio ma i Sixers fanno 8 vittorie in fila

NBA

Il centro camerunense va ko nel secondo quarto per una violenta collisione con Markelle Fultz, ma i primi esami fortunatamente escludono fratture alla testa. Philadelphia non ha comunque problemi a superare New York, conquistando l’ottavo successo consecutivo: 14 punti per Marco Belinelli dalla panchina

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Philadelphia 76ers-New York Knicks 118-101

IL TABELLINO

Proprio quando sembrava che nulla potesse scalfire il grande momento dei Philadelphia 76ers, ecco arrivare un evento in grado di ricordare a tutti quando le cose in NBA possano cambiare velocemente. Tutti i 20.000 spettatori presenti al Wells Fargo Center per assistere all’ottava vittoria consecutiva dei Sixers (record di 19-1 nel 2018 tra le mura amiche) sono usciti dall’arena controllando spasmodicamente sugli smartphone le condizioni di Joel Embiid, uscito ad inizio secondo quarto per una forte contusione alla testa provocata da uno scontro fortuito con Markelle Fultz. L’All-Star di Philly ha ricevuto un passaggio dal suo amico e playmaker e si appressava a effettuare un passaggio consegnato per entrare nello schema, ma controllando il pallone in maniera difettosa si è piegato in avanti proprio nel momento in cui il compagno gli stava passando vicino per ricevere il passaggio e attaccare l’area. Lo scontro tra la testa di Embiid e il corpo di Fultz ha mandato immediatamente per le terre il numero 21 e lasciata illesa la point guard, con il primo che è stato aiutato a dai compagni per tornare negli spogliatoi, lasciando la partita con 5 punti e 3 rimbalzi in 8 minuti. Le prime lastre hanno escluso sia fratture al cranio che segni di commozione cerebrale definendo l’infortunio come una “contusione facciale”, ma per sicurezza è stato comunque portato in ospedale per ulteriori accertamenti. “So di averlo colpito, spero che stia bene. Quando l’ho visto per terra mi si è gelato il sangue” ha detto Fultz, alla sua seconda partita consecutiva in campo. “Sono preoccupato, ma credo che stia bene: è un tipo duro, posso solo pregare per lui e andare a vedere come sta”. La prima scelta assoluta ha chiuso con 3 punti, 5 rimbalzi e 7 assist con un recupero e una stoppata in 13 minuti e mezzo di gioco, pur tirando con 1/5 dal campo e 1/2 ai liberi.

Saric e Simmons firmano l’ottava in fila: Cleveland distante mezza partita

La grandezza di questa versione dei Sixers è che non ha bisogno che Fultz giochi come una prima scelta assoluta, e a quanto pare non ha nemmeno bisogno di Embiid per battere una squadra come i New York Knicks. Una volta perso il proprio miglior giocatore, infatti, il resto dei compagni non si è scomposto: il suo sostituto Richaun Holmes ne ha assorbito i minuti chiudendo con 15 punti, solo uno in più di un Marco Belinelli da 14 con 4/7 dal campo e 2/3 dall’arco. Anche i compagni di quintetto di Embiid hanno fatto il loro dovere: Dario Saric ha giocato la solita grande partita finendo con 26 punti, 14 rimbalzi, 5 assist e 9/19 dal campo per il plus-minus più alto di squadra (+13), Ben Simmons ha mancato la tripla doppia per due rimbalzi (13+8+10) e gli esterni J.J. Redick (21) e Robert Covingon (17) hanno fornito il solito quantitativo di punti, pur senza brillare al tiro (5/18 dall’arco). Con questa vittoria Philadelphia si mantiene a mezza partita di distanza dai Cleveland Cavaliers per il terzo posto nella Eastern Conference: considerando che il calendario gioca a loro favore, le possibilità di un ulteriore scalata non sono poi così poche. Per i New York Knicks invece una serata da semplici sparring partner, perdendo la quarta partita delle ultime cinque nonostante i 22 punti a testa di Emmanuel Mudiay e Michael Beasley, i 18 di Trey Burke e la 39^ doppia doppia stagionale di Enes Kanter con 17+14, pur tirando con il 38% di squadra e il 29% da tre con ben 16 palle perse. “Dobbiamo giocare meglio in trasferta” ha detto coach Jeff Hornacek con l’undestatement dell’anno, viste le sole sei vittorie lontano da New York City: chissà se sarà lui a cercare di migliorare la situazione il prossimo anno.