Dopo l'infortunio di Embiid, anche Saric è stato costretto a fermarsi per un problema al gomito destro. Philadelphia spera di poterlo recuperare già in settimana; la paura è di perdere un'altra pedina importante nella post-season ormai alle porte
Dieci vittorie in fila in Pennsylvania non si vedevano da quasi 15 anni, in una stagione in cui i Sixers ne hanno messo assieme già 46 (e potrebbero tranquillamente arrivare a 50). Un bel bottino per una squadra che tra il 2013 e 2016 ne ha raccolte 47 in totale in tre anni. Il modo migliore per prepararsi ai playoff tanto desiderati quanto lontani nelle ultime regular season, fatte di sconfitte, sfortune e soprattutto infortuni. Ecco, il conto con gli incidenti di percorso i Sixers pensavano di averlo già ampiamente saldato, ma il destino invece ha deciso di metterci di nuovo lo zampino. Di mettere i bastoni tra le ruote al lanciatissimo processo di Philadelphia. Prima Joel Embiid, colpito all’occhio dalla spalla dolorante di Fultz, e adesso Dario Saric, già assente contro Charlotte e confermato in panchina anche contro Brooklyn. Il problema al gomito destro è successivo alla sfida della scorsa settimana contro i Knicks: per riconquistare una palla persa, Saric si è lanciato sul parquet, tagliandosi al gomito destro. Delle escoriazioni che hanno poi fatto infezione, portando a gonfiore e costringendolo a fermarsi. Coach Brown ha raccontato che il problema batterico ha richiesto diversi trattamenti attraverso delle infiltrazioni. I due lunghi protagonisti con il quintetto più vincente nella storia recente di Philadelphia sono così ko in questo rush finale, in cui a consolare Marco Belinelli e compagni ci pensa per fortuna il calendario. Ai Sixers infatti tocca il più facile della lega nei prossimi dieci giorni, quelli che potrebbero portarli addirittura a chiudere al terzo posto a Est. La situazione di Saric sembra essere meno delicata rispetto al recupero post-operatorio di Embiid e già mercoledì contro Detroit verranno rivalutate le condizioni del croato. Nell’ultimo match contro gli Hornets, Brown ha lanciato in quintetto Amir Johnson (31 minuti, ma un contributo inevitabilmente diverso da quello di Embiid) e Ersan Ilyasova, in grado di far sentire meno la mancanza di Saric con i suoi 16 punti e quattro triple. Una squadra inevitabilmente più piccola che punterà sui tiratori, sull’allargare il campo e dunque anche su Belinelli, rigenerato da questa esperienza ai Sixers. Il processo di crescita in Pennsylvania dunque non sembra essersi interrotto.