Dopo gli ultimi incontri con la dirigenza, l'ala degli L.A. Clippers traccia un bilancio di quanto lo aspetta in estate: "L'obiettivo è tornare a essere pronti subito per l'inizio della prossima stagione. Psicologicamente gli infortuni non influiscono: tornerò il giocatore che sono sempre stato. Cosa mi hanno chiesto i Clippers? Leadership"
La stagione degli L.A. Clippers si è purtroppo conclusa, così come quella molto sfortunata di Danilo Gallinari. Con tutta l’estate davanti per poter recuperare dai mille infortuni avuti quest’anno, il Gallo ha fatto un bilancio di quanto successo nel corso di questa stagione – a partire da una domanda: cosa avrebbe risposto se a inizio stagione gli avessero detto che i Clippers non sarebbero andati ai playoff? “Non sarei stato d’accordo” ha risposto il Gallo. “Abbiamo costruito una squadra per arrivare fino in fondo e quello era l’obiettivo con cui abbiamo cominciato la stagione. Non ci siamo riusciti per motivi che vanno al di là del nostro controllo. Quello che ho passato quest’anno e quello che ha passato anche la squadra ha dell’incredibile: io non ho mai visto una squadra affrontare una stagione giocando al completo solo due partite su 82, è quasi impossibile”. La fine della stagione vuol dire anche “exit interviews”, il tradizionale incontro individuale con la dirigenza prima del “rompete le righe” di fine anno. “Come spesso accade in queste occasioni, più che della stagione passata abbiamo parlato del futuro e dei programmi di lavoro da fare in estate, sia fisico che tecnico. Erano presenti il general manager e l’allenatore: da me per il prossimo anno si aspettano leadership, visto che ho potuto lavorare per un anno con loro e che ho imparato a conoscere persone nuove dell’ambiente.”. La situazione di diversi membri chiave della squadra – da coach Doc Rivers possibile partente ai probabili free agent DeAndre Jordan, Austin Rivers, Avery Bradley e Montrezl Harrell – può esserci la possibilità di un possibile ridimensionamento delle prospettive della squadra, ma non è l’indicazione che ha avuto Gallinari parlando con la dirigenza. “Anche parlando col nostro proprietario, la prima cosa che ha detto all’inizio dell’anno scorso è che vuole costruire una squadra per vincere, che vada ai playoff per giocarsela fino in fondo. Ed è quello che è stato sostenuto anche dal resto della dirigenza nel corso di questo anno. L’obiettivo perciò è sempre quello. Mi auguro che Rivers sia ancora il nostro allenatore l’anno prossimo: è un ottimo coach ed è stato bravissimo con tutti gli infortuni avuti quest’anno. Io mi trovo benissimo con lui e vorrei lavorare per un anno intero senza problemi fisici: sarebbe molto interessante ed è una cosa che mi stimola molto”.
La situazione della mano: “Non è al 100%, ma l’obiettivo è tornare più forte di prima come ho sempre fatto”
Ovvio che gran parte dell’estate verrà dedicata al recupero completo dal punto di vista fisico. Gallinari ha descritto così la situazione della sua mano, per la quale si sta valutando se farlo vedere anche da altri specialisti: “La mano non è al 100%, ma avendo parecchi mesi davanti con la possibilità di riposare e curarsi al meglio sarà pronta per l’anno prossimo. La cosa fondamentale è tornare a essere pronto fisicamente e partire subito forte, tornando a essere il giocatore che sono sempre stato”. Un recupero tanto fisico quanto mentale, anche se secondo l’italiano non ci saranno ripercussioni: “A questo punto della mia carriera, con tutto quello che ho vissuto, psicologicamente tutti questi problemi non influiscono. Dopo gli infortuni passati costruisci una sicurezza mentale in te stesso per cui questi problemi passano in secondo piano, con l’obiettivo di tornare più forti di prima – che poi è quello che ho sempre fatto nella mia carriera”.
Pronostici playoff: “Cleveland e Golden State, ma occhio a Beli e i Sixers”
Chiusura dedicata ai playoff che stanno per cominciare: “La più forte a Est per me rimane Cleveland, anche se Philadelphia è la squadra che sta giocando meglio. A Ovest invece, se Steph Curry sta bene, vedo favoriti i Golden State Warriors, oltre ovviamente a Houston”. E il Beli? “Sta giocando benissimo individualmente, stanno vincendo di squadra e giocano molto bene: sono proprio belli da guardare”. Anche dall’altra costa c’è un tifoso in più per l’unico italiano rimasto in corsa per i playoff.
[Intervista di Zeno Pisani | Video di Sheyla Ornelas]