Gli Spurs hanno concesso alla dirigenza degli Hornets la possibilità di contattare l’assistente allenatore italiano per offrirgli il ruolo di coach della squadra del North Carolina: finalmente è giunto il momento di vederlo a capo di una squadra NBA?
In un aneddoto raccontato dallo stesso Ettore Messina, sua moglie spesso lo prende in giro per le tante voci che ormai da anni lo definisco prossimo a diventare capo allenatore di questa o di quella franchigia NBA. Tutti ne apprezzano le qualità, la leadership e la conoscenza del gioco, ma dopo quattro anni nella lega come assistente l’opportunità giusta non è ancora arrivata: “È come la bella di Torriglia, tutti la vogliono, ma nessuno se la piglia”. Questa volta però potrebbe essere quella buona, almeno nelle intenzioni della dirigenza degli Hornets che ha formalmente ottenuto dagli Spurs il permesso per contattare Messina; uno dei primi nomi sulla lista del neo GM Mitch Kupchak come prossimo allenatore di Charlotte. Un coach che l’ex dirigente dei Lakers conosce molto bene, dopo aver lavorato con Messina proprio in giallo-viola durante l’esperienza fatta dall’allenatore italiano oltreoceano nella stagione 2011/12. Una stima reciproca, che potrebbe mettere davanti a una scelta non semplice il vice allenatore degli Spurs, rimasto gli anni scorsi a San Antonio anche perché gli è stato lasciato intendere che, prima o poi, la panchina dei texani diventerà la sua. Un’attesa che dopo il rinnovo in dubbio fino all’ultimo di Gregg Popovich si è inevitabilmente allungata e potrebbe dunque far vacillare Messina, che certamente non prenderà sottogamba la proposta di Charlotte. Da mettere sul piatto però c’è anche la situazione attuale della squadra del North Carolina, da due anni fuori dai playoff nonostante il roster sia stato costruito (e riempito a livello salariale) per puntare a giocare anche ad aprile inoltrato. Gli Hornets hanno vissuto una stagione complicata, a lungo senza coach Clifford alle prese con dei problemi fisici che con la conclusione della regular season “è stato sollevato dai suoi impegni” dalla dirigenza che fa capo a Michael Jordan. La rivoluzione a livello apicale è stata generale e Messina sarebbe l’uomo nuovo portato in squadra da Mitch Kupchak come evidente segno di discontinuità, oltre a diventare il primo coach non statunitense a sedersi su una panchina NBA. Ogni discorso del genere però è rimandato al termine dei playoff degli Spurs; fino a quel momento Messina avrà ben altro a cui pensare.