Il n°23 di Cleveland ha regalato a tutti i giocatori del roster un completo firmato dal designer Thom Browne con cui i Cavs si sono presentati - in grande stile - alla Bankers Life Fieldhouse. E non è la prima volta che James dimostra tutta la sua generosità
Al momento dell’arrivo alla Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis, sede di gara-3 della serie di primo turno tra Indiana e Cleveland, del pullman con tutti i Cavs al gran completo, una scena quasi surreale si è manifestata davanti agli occhi di chi era già presente all’arena ore prima della palla a due. Nel fare il loro ingresso al palazzo, infatti, tutto il roster dei Cavs ha sfoggiato un identico completo grigio – il Classic Medium Grey Suit spigato, verrà poi spiegato – gentile omaggio di LeBron James a tutti i suoi compagni, composto da giacca, cravatta e pantalone (tutti rigorosamente grigi chiari), una camicia oxford bianca, un cardigan di cashmere in tonalità appena un po’ più scura e poi anche stivali neri, cappotti e borsoni da viaggio. Un look combinato scelto e selezionato con grande attenzione dal n°23 in persona, che ancora diverse settimane fa ha fatto in modo di far confezionare su misura ciascuno dei completi per i propri compagni, scelti dalla collezione del designer Thom Browne, stilista premiato tre volte dal Council of Fashion Designer of America (CFDA) come designer dell’anno – nel 2006, nel 2013 e nel 2016. Non è la prima volta che, con l’arrivo dei playoff, la superstar dei Cavs compie un gesto del genere, ovviamente pensato per rafforzare l’unità e la coesione del gruppo nel momento più delicato della stagione. Appena prima delle prime finali NBA contro Golden State del 2015, ad esempio, tutti i suoi compagni ai Cavs hanno ricevuto in dono delle cuffie Beats, degi Apple Watches e degli smartphone Samsung (al tempo tutti brand di cui James era testimonial). Due anni fa, invece, la scelta dei doni era stata assai più stravagante, con la decisione di regalare ai propri compagni di spogliatoio – oltre a nuove cuffie – anche uno scudo identico per forma e dimensione a quello usato dai soldati in battaglia in epoca medioevale (lo scudo è poi diventato anche parte integrante del logo dei Cavs). Il look elegante e omogeneo di tutta la squadra allenata da coach Lue ha fatto parecchio parlare e ha generato anche il commento divertito di qualche giocatore in giro per la lega: è il caso ad esempio di Josh Hart, matricola dei Lakers, sorpresissimo a vedere l’ex compagno a L.A. Larry Nance Jr. così elegante: “Larry, vuoi dirmi che hai nell’armadio qualcosa di diverso dalle solite felpe?”. La risposta ora è sì, ma il merito è di LeBron James.
L’arrivo all’arena: la nuova passerella dei giocatori NBA
Ora sappiamo che la risposta è sì, ma il merito è di LeBron James. O forse, in realtà, neppure tutto suo. L’idea di contattare il designer Thom Bronwe e pensare a un look omogeneo per tutta la squadra sembra essere infatti venuta per primo a Dwyane Wade, quando ancora indossava – in campo – una maglia dei Cavs e non degli Heat. D-Wade (“Uno degli innovatori più radicali che abbiamo nella lega, quando si tratta di moda”, parole di LeBron James) era già tra i clienti abituali di Browne e la sua idea è stata poi raccolta e portata a termine (una volta andata in porto la trade) da James. “Vestirci tutti allo stesso modo è un’idea nuova che volevamo provare”, ha fatto sapere la superstar dei Cavs. “Ogni sera scendiamo in campo con le stesse divise, ma quel tipo di uniformità non è affatto speciale. Diventa speciale quando siamo tutti vestiti uguali grazie a uno degli stilisti e dei designer più eccezionali che ci sia”. Ormi sono in tanti ad assimilare la breve camminata dal pullman della squadra agli spogliatoi, in occasione dell’arrivo delle squadre all’arena, a una sorta di passerella da sfilata, e James conferma l’intuizione: “L’arrivo al palazzo piuttosto che la conferenza stampa dopo la partita sono i due momenti in cui mi piace esprimere quello che sono e quello che sento, attraverso il mio look. Esprimermi attraverso la moda è qualcosa che fa parte della mia esperienza a 360° da giocatore NBA: unire capi diversi e stili diversi mi diverte, è un qualcosa di nuovo che la mia generazione di giocatori ha introdotto nella lega”. E come spesso succede, quando a farlo è LeBron James, non si parla d’altro.