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Playoff NBA 2018, Indiana-Cleveland 92-90: rimonta Pacers da -17, Bogdanovic MVP con 30 punti, è 2-1

NBA

Il giocatore croato di Indiana è il protagonista assoluto della serata, con 30 punti a referto e 7/9 da tre punti. Ai Cavs non basta un LeBron James che sfiora la tripla doppia ma si autoaccusa nel dopo partita per le sue 6 palle perse. Gara-4 è in programma domenica

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Indiana Pacers-Cleveland Cavaliers 92-90

Una rimonta storica, un eroe inaspettato. Gara-3, la prima a Indianapolis, può riassumersi così, con la squadra di casa sotto di 17 punti all’intervallo che riesce a rimontare e vincere, 92-90, grazie ai 30 punti (di cui 19 nel secondo tempo) di Bojan Bogdanovic. Un successo che arriva a un anno esatto di calendario di distanza dallo storico collasso dei Pacers contro i Cavs durante gli scorsi playoff (sprecato un vantaggio di 26 punti) e che oggi invece porta la squadra di coach McMillan in vantaggio nella serie per 2-1, segnando la nona rimonta stagionale dopo essere stati sotto di 15 o più punti. Per Cleveland è la prima sconfitta dell’anno in 40 partite maturata dopo essere stati in vantaggio alla fine del terzo quarto, quando il punteggio alla Bankers Field House vedeva ancora LeBron James e compagni sopra di 6 punti, 69-63. Ma la rimonta dei padroni di casa era già iniziata e alla fine il parziale del secondo tempo dice Indiana 52-Cleveland 33: il sorpasso arriva a 6 minuti dalla fine del terzo quarto con un gioco da 4 punti di Bogdanovic cui lo stesso giocatore croato fa seguire un’altra tripla, portare il vantaggio dei Pacers sul +7. Seguono 7 punti consecutivi di LeBron James per impattare la gara e quindi un altro strappo ancora dei padroni di casa, capaci di riprendersi nuovamente 7 punti di vantaggio a meno di un minuto dalla fine. Finità? Neppure per idea: due triple dei Cavs (una di James, una di Kevin Love) fanno 91-90 e nel finale J.R. Smith ha il tiro disperato per poter addirittura vincere la partita, che però finisce fuori bersaglio. Si tratta della 15^ partita stagionale che i Pacers vedono decisa da 3 o meno punti e il bilancio di Victor Oladipo e compagni è molto incoraggiante: 12 vittorie, 3 sole sconfitte. Meno incoraggiante invece il record dei Cavs quest’anno contro i Pacers: si tratta della quinta sconfitta subita su sette incontri, con un sonante 0-3 sul parquet di Indiana e si tratta anche della seconda più grande rimonta mai subìta da LeBron James in carriera dopo il ko incassato contro Boston durante le scorse finali di conference, maturato dopo aver sprecato un vantaggio di 21 punti.   

I record di Bogdanovic, l’autocritica di LeBron James

La serata  magica del n°44 dei Pacers, ovviamente al suo massimo in carriera nei playoff, aggiunge il nome di Bogdanovic al libro dei record di Indiana: le sue 7 triple a segno (su 9 tentativi) sono il massimo di sempre eguagliato (con altri 4 giocatori) per una gara di playoff. Accanto al croato, però, c’è lo sforzo di tutta la squadra, a partire da un Oladipo da 18 punti, 7 assist e 6 rimbalzi e dai 12 con 6/10 al tiro di Thaddeus Young mentre Lance Stephenson contribuisce con 8 punti e 5 rimbalzi in 23 minuti. Ai Cavs non basta un LeBron James vicino alla tripla doppia (28 punti, 12 rimbalzi e 8 assist per lui) che centra sul parquet di Indianapolis la sua gara n°100 in doppia cifra nei playoff (solo Michael Jordan a quota 109 ne ha di più). Il n°23 di Cleveland fa però autocritica nel post-partita, rifiutandosi di addossare le colpe della sconfitta ai suoi compagni – solo Kevin Love (19 punti) e George Hill (13 di cui 9 nel primo quarto) in doppia cifra – ma prendendosi le responsabilità della disfatta Cavs: “Non scarico le colpe dei miei compagni, non sono quel tipo di persona: io pure ho giocato da schifo nel terzo quarto, non segnavo mai. Ho commesso 6 palle perse, troppe: senza di quelle magari stavamo parlando di un’altra partita”. Invece la gara n°221 di playoff di LeBron James (che supera Kobe Bryant al sesto posto assoluto per presenza nella postseason) è una sconfitta e ora gara-4 ancora a Indianapolis, in programma domenica notte (con diretta su Sky Sport) diventa quasi decisiva.