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Playoff NBA, San Antonio-Golden State 103-90: Ginobili regala a coach Messina la prima vittoria nei playoff

NBA

È l’eterno Manu Ginobili – 16 punti con 5 assist – a regalare al suo ex coach a Bologna Ettore Messina la sua prima vittoria in panchina da capo allenatore nei playoff: San Antonio mantiene viva la serie grazie anche ai 22 punti con 10 rimbalzi di LaMarcus Aldridge

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San Antonio Spurs-Golden State Warriors 103-90

Il primo tempo

Golden State può chiudere la serie già in gara-4 ma i californiani partono davvero distratti, come testimoniano le 7 palle perse nella prima metà del primo quarto (da cui derivano tutti i primi 10 punti degli Spurs). Kevin Durant – con 8 punti rapidi – è l’unico che riesce a tenere in partita gli Warriors all’inizio, ma è troppo poco per evitare che i padroni di casa scappino sul 26-16 (massimo vantaggio della serie per i texani) a un minuto e mezzo  dalla fine. Il primo quarto si chiude sul 30-22 Spurs (nonostante Golden State domini a rimbalzo, 17-8), grazie al solito contributo di LaMarcus Aldridge, già a quota 8, e ai 6 punti di Rudy. Come successo in gara-3, Tony Parker dalla panchina porta subito un contributo importante: segna 3 dei primi 4 tiri della sua gara e porta i nero-argento sul +11 (40-29). Sono cinque punti consecutivi però del giocatore che ha sostituito proprio il francese in quintetto, Dejounte Murray, a dare agli Spurs il massimo vantaggio della serata a +15: Steve Kerr ne ha viste abbastanza e ferma la partita a tre minuti dalla fine, sul 50-35 per i texani. Il primo tempo fissa il punteggio sul 56-42 per i padroni di casa, che hanno 11 punti da uno scatenato Murray, con un inusuale 3/3 dall’arco, e 10 punti a testa per Aldridge e Gay. Tra i campioni NBA in carica è Kevin Durant l’unico giocatore in doppia cifra per punti (12) mentre sono di Draymond Green 13 dei 37 rimbalzi degli Warriors, che dominano sotto canestro gli avversari (+19 il divario a rimbalzo, con 16 palloni catturati in attacco, frutto però anche dei tanti errori al tiro – 17/50 il bilancio al tiro all’intervallo), ma pagano un saldo negativo di 11-1 sulle palle perse.

Il secondo tempo

Golden State esce dagli spogliatoi con la mano un po’ più calda: una tripla di Klay Thompson e un jumper di Durant segnano un mini parziale di 5-0 che spinge Ettore Messina all’immediato time-out, visto che il margine dei suoi è tornato in singola cifra. Sono due triple di LaMarcus Aldridge, che dimostra tutta la sua versatilità e il suo range di tiro, a riportare San Antonio sopra nuovamente di 12 a metà del terzo quarto, e la panchina dei nero-argento – già 23 punti al termine del terzo quarto, con Kyle Anderson e Manu Ginobili tra i protagonisti – è brava a mantenere il vantaggio per quasi tutto il terzo periodo prima che 4 punti a testa di David West e Kevin Durant (già 25 punti per il n°35 degli Warriors) riportano i californiani a contatto, 77-71 all’ultimo pausa della gara. A metà del terzo quarto si raffreddano pericolosamente le mani dei padroni di casa e Draymond Green e Durant sono i primi ad approfittarne, ed è proprio un canestro dell’MVP delle ultime Finals a portare gli Warriors a -5. KD sente l’odore del sangue e piazza la tripla che lascia solo due punti tra le due squadre, ma una tripla (fortunosa) in svitamento sul piede perno di Aldridge a 4:20 dalla fine riporta gli Spurs sul +7, dando respiro agli uomini di coach Messina. Un’altra tripla – stavolta dell’intramontabile Ginobili, osannato a ogni possesso (visto che non è escluso che possa trattarsi dell’ultima gara interna della sua carriera) – mantiene Golden State a distanza (terzo all-time per triple segnate nei playoff) nonostante Durant cerchi praticamente da solo la rimonta (di fronte ai suoi 34 punti impallidiscono i 12 di Klay Thompson, il secondo miglior marcatore di squadra). Il tocco finale alla vittoria degli Spurs lo mette ancora l’argentino con la camiseta n°20 (16 con 5 assist per  lui alla fine, di cui 10 nel quarto periodo): Ginobili si inventa un canestro contro Draymond Green che riporta a +10 San Antonio e rimanda il de profundis alla stagione degli Spurs, regalando anche la prima vittoria ai playoff in panchina al suo ex coach a Bologna Ettore Messina. Per i nero-argento il migliore è LaMarcus Aldridge a quota 22 con 10 rimbalzi, ma la panchina degli Spurs surclassa quella degli Warriors (40-24) grazie anche al contributo di Anderson (10) e Tony Parker (9). Sono 18 (per 21 punti di San Antonio) le palle perse a fine serata per gli uomini di coach Kerr, mai davanti nel punteggio per tutto l’arco della partita nonostante un Green da 9 punti, 9 assist e 18 rimbalzi. San Antonio accorcia sull’1-3, in attesa che per gara-5 si torni a Oakland.