La guardia dei Celtics, grande protagonista in gara-1 con 29 punti, si è presentata al TD Garden con la maglia numero 11 del vecchio quarterback dei New England Patriots Drew Bledsoe, protagonista a suo malgrado della faida con il playmaker dei Milwaukee Bucks Eric. I risultati sono stati a dir poco eccellenti
Chi avrebbe mai detto che l’operazione che l’assenza di Kyrie Irving avrebbe permesso ai Boston Celtics e all’intera NBA di trovare un nuovo personaggio così inatteso e decisivo come lo è stato Terry Rozier in queste prime settimane di playoff. La giovane guardia di riserva dei Celtics si è guadagnata spazio e titoli a suon di grandi prestazioni, l’ultima delle quali ha schiantato i Philadelphia 76ers in gara-1 sotto i colpi dei suoi 29 punti frutto di uno strepitoso 7/9 da tre. Rozier da solo ha segnato due triple in più di tutti i Sixers: non male per uno che era considerato un non-tiratore solamente all’inizio di questa stagione, ma non si tratta di un exploit temporaneo. Il prodotto di Louisville aveva cominciato a farsi conoscere in questi playoff già da gara-1 della serie contro i Milwaukee Bucks, mandando a segno la tripla per il +3 a mezzo secondo dalla fine depistando l’avversario Eric Bledsoe, prodezza poi vanificata da una tripla di Khris Middleton nonostante il successo al supplementare. Quell’episodio è stato però la miccia di una rivalità tra Rozier e Bledsoe che non ha fatto altro che aumentare con l’andare della serie, in particolare perché la guardia dei Celtics in un’intervista ha chiamato l’avversario “Drew Bledsoe”, che si da il caso sia un vecchio quarterback dei New England Patriots. Per tutta risposta il Bledsoe dei Bucks aveva risposto con un chiaro “Non so chi c… sia” quando gli veniva chiesto di Rozier, evidentemente offeso dalla mancanza di risoetto, ma la guardia di Boston ha continuato a punzecchiare l’avversario stringendo un legame proprio con il vecchio giocatore dei Patriots. Rozier infatti dopo gara-1 è andato a scrivere “my guy” sotto a un post su Instagram del Bledsoe dei Pats, e lo stesso quarterback ha registrato un video-messaggio mostrato a sorpresa tra il terzo e l’ultimo quarto di gara-7 contro i Bucks, giusto per caricare un po’ di più il pubblico di Boston. Nonostante il passaggio del turno, però, Rozier non è dimenticato della sua musa: ieri notte infatti si è presentato al TD Garden con la maglia numero 11 di Bledsoe, ennesimo omaggio a un giocatore che ormai è diventato quasi un porta-fortuna per la guardia dei Celtics. Il quarterback, in tutta risposta, su Twitter ha scritto che “questa maglia ha SEMPRE amato la palla lunga!!”, un chiaro riferimento al 7/9 dall’arco di Rozier contro i Sixers. Se i risultati sono sempre questi, Terry Rozier potrebbe licenziare la sua stilista personale: l’outfit per ogni partita rimarrebbe sempre la maglia numero 11 della sua nuova musa.