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Playoff NBA 2018, New Orleans-Golden State 92-118: Durant scatenato dà il 3-1 agli Warriors

NBA

Guidati dal loro n°35, autore di 38 punti, i Golden State Warriors controllano dal primo secondo all’ultimo la quarta partita della serie, portandosi sul 3-1: martedì notte alla Oracle Arena i campioni NBA in carica potrebbero già chiudere la sfida

IL TABELLINO

New Orleans Pelicans-Golden State Warriors 92-118

Primo tempo

Per la prima volta in stagione Steve Kerr inizia con il quintetto conosciuto come “Hampton 5”: Curry-Thompson-Durant-Iguodala-Green (per via dell’infortunio a Curry solo 18 minuti finora in campo in questi playoff, +14.7 l’ottimo dato di net rating). Alvin Gentry non cambia i cinque della gara-3 vincente, con E’Twaun Moore e Nikola Mirotic tra i titolari, ma sono gli ospiti che escono più carichi dagli spogliatoi: un rapido 3/3 al tiro di Durant più un 2/2 di Thompson (e una difesa di super livello, che sfida al tiro in continuazione Rondo) confezionano il primo parziale iniziale di 14-4 che costringe al time-out coach Gentry. New Orleans – con l’eccezione di Anthony Davis, tutti suoi i primi 8 punti della squadra – sembra disorientata e lontanissima dall’avere la concentrazione giusta (soprattutto in difesa) per una gara di playoff contro i campioni in carica. KD continua a tirare e segnare sulla testa di giocatori più piccoli (E’Twaun Moore o Jrue Holiday), mentre Green è preciso dall’arco (2/2 da tre punti): è già 27-10 Warriors a 4 minuti dalla fine del primo quarto. Un quarto che Golden State chiude con 37 punti a tabellone e un netto +15 sui Pelicans, mandando a libri una frazione quasi perfetta, con il 60% tondo dal campo e oltre il 55% da tre punti e la bellezza di 12 assist già a referto sui 15 canestri mandati a segno. Una macchina da canestri spaventosa che il solo Davis (14 punti con 8/8 in lunetta) non può arginare. New Orleans si riporta a -10 (47-37) con un paio di invenzioni di Rondo e una tripla di Jrue Holiday, nonostante due canestri in fila di grande eleganza di Klay Thompson; poi, grazie all’energia di tre giocate di Anthony Davis (un alley oop, una deviazione difensiva, un canestro con annesso fallo tecnico di Draymond Green), i padroni di casa riescono anche a riportare lo svantaggio fino al -4 (55-51) nell'ultimo minuto di gioco del primo tempo. L'ultimo acuto dei primi 24 minuti lo regala Kevin Durant che segna i suoi punti n°19 e 20 a 5 secondi dalla fine, dando a Golden State il vantaggio di 7 punti (61-54) con cui le due squadre vanno negli spogliatoi. Nessun altro Warrior è in doppia cifra (ci va vicino Klay Thompson con 9 punti e 4/8 al tiro) mentre ai 18 di Anthony Davis in casa Pelicans si aggiungono anche gli 11 di un positivissimo E'Twaun Moore, anche se New Orleans continua a non dare troppo l'idea di poter arginare l'attacco dei campioni NBA in carica (che tirano con percentuali superiori al 53% dal campo e hanno 18 punti con 9/11 dal campo dalla panchina (contro i soli 3 punti dei padroni di casa), guidata dagli 8 di Quinn Cook. 

Secondo tempo

Gli Warriors escono lanciati dagli spogliatoi dopo il riposo: 7-0 di parziale e vantaggio riportato subito a +14 (68-54); Steph Curry fa notizia infilando la tripla n°325 della sua carriera nei playoff: supera Manu Ginobili (fermo a 324) e raggiunge il terzo posto all-time, dietro a Ray Allen (385) e LeBron James (346). Nella prima metà del terzo quarto Kevin Durant continua a essere una spina nel fianco della difesa dei padroni di casa, che non riescono in nessun modo ad arginarlo: altri 11 punti e KD scollina oltre quota 30 con ancora quattro minuti da giocare prima dell’ultima mini-pausa, dando il +21 a Golden State sull’85-64. La tripla dall’angolo di Andre Iguodala e il 17° punto della serata di Jrue Holiday che arriva proprio sulla sirena del quarto confermano il divario delle due squadre a 21 punti prima degli ultimi dodici minuti di una gara-4 marchiata a fuoco dopo ¾ di partita dai 33 punti con 13/25 al tiro di Kevin Durant, cui rispondono i 24 di Anthony Davis, il migliore dei suoi (che non riescono a toccare il 37% al tiro, con un pessimo 4/17 da tre punti). Golden State chiude il terzo parziale di gara con un secco +14 (33-19), confermando un trend stagionali che li vede imbattibili nel terzo quarto, come testimoniato dal +371 complessivo collezionato durante la regular season. L’ultimo periodo non sembra poter aggiungere molto alla sfida, perché l’elettrocardiogramma di New Orleans appare tristemente piatto: i Pelicans non sembrano averne abbastanza per provare a riaprire la contesa, che Golden State controlla senza troppi patemi. Resta tempo per vedere Durant salire fino a 38 punti con un ottimo 15/27 al tiro, prima di lasciare il campo con oltre 4 minuti ancora da giocare, e anche Steph Curry mettere un po’ a posto le sue cifre al tiro: il n°30 chiude con 8/17 per 23 punti, secondo miglior marcatore dei suoi, che sfiorano di squadra il 50% al tiro e i soliti, consueti 30 assist (sono 28 alla sirena). Solo 10 le palle perse degli Warriors, a riprova della concentrazione degli uomini di Steve Kerr dopo il ko subito nella terza gara, contro le 19 (per 21 punti di Golden State) di New Orleans che, liberi a parte (24/30, l’80%), paga una serata orrenda al tiro (4/24 dall’arco, sotto il 37% dal campo). Davis chiude con 26 punti e 12 rimbalzi, Rondo va in doppia cifra con i rimbalzi (11) ma ci aggiunge solo 6 punti e 6 assist, ne mette 20 Moore e 19 Holiday, ma non bastano: è 3-1 il bilancio della serie ora per Golden State, che potrebbe già chiudere in gara-5 davanti al pubblico di casa.