Il n°13 dei Thunder resterà a riposo dalle sei alle otto settimane dopo l’intervento per ripulire il legamento. La sua preoccupazione al momento però resta un’altra: cosa fare e dove giocare dalla prossima stagione
Operazione al ginocchio sinistro per Paul George, da due settimane uno dei giocatori più chiacchierati in vista di una sessione di mercato che lo vedrà certamente tra i protagonisti. Padrone del suo destino, l’ex giocatore dei Pacers può scegliere di esercitare l’opzione prevista dal suo contratto da 20.7 milioni, restando così ai Thunder un altro anno arrivando a scadenza tra 12 mesi, oppure declinare e diventare free agent già dal prossimo 1 luglio. George, assente per un paio di gare a dicembre proprio a causa del fastidio al ginocchio, si è sottoposto a una procedura non invasiva che lo costringerà a restare a riposo dalle sei alle otto settimane. Il n°13 dei Thunder in passato è stato costretto a saltare un’intera stagione dopo il drammatico infortunio subito durante il ritiro della nazionale USA, quando volando a canestro cadde male, rompendosi di netto la gamba (un problema simile a quello di Gordon Hayward a inizio regular season contro i Cavaliers). Un intervento che molto di frequente viene fatto durante la off-season, permettendo un lavoro di pulizia precauzionale delle giunture, evitando problemi e ricadute dopo aver ripreso lo sforzo a pieno regime dato da allenamenti e da continue gare. Il diretto interessato ha postato sui social una foto dall’ospedale, sorridente (anche in maniera fin troppo forzata) e sottolineando il suo stato d’animo con un eloquente ‘good spirits’. Già durante la conferenza stampa di fine stagione George aveva parlato dei suoi problemi fisici, a cui molti avevano fatto riferimento per giustificare i suoi alti e bassi durante i playoff: “Nessun problema particolari: dolori articolari, alle ginocchia, ai fianchi come chiunque. Qualcosa di cui mi dovrò prendere cura durante la stagione”. Poco dopo è dunque arrivata la scelta di operarsi, impegnandosi nel recupero in queste settimane d’attesa non solo per la sua condizione fisica, ma anche per il suo futuro. I Lakers e tutte le squadre interessate pur di averlo non avranno problemi ad aspettare la sua ripresa per qualche settimana.