L'allenatore italiano e l'ex head coach di Atlanta hanno entrambi sostenuto il secondo colloquio con la proprietà dei Bucks: il secondo rimane favorito ma a fare il gioco dell'ex allenatore della nazionale potrebbe esserci l'interessamento dei Raptors per Budenholzer
E alla fine sono rimasti in due. Dopo un primo giro allargato di interviste a diversi candidati – che comprendeva anche David Blatt, Monty Williams, Joe Prunty, Becky Hammon e Steve Clifford – la proprietà dei Milwaukee Bucks ha scelto di concentrare le proprie attenzioni principalmente su due nomi, quelli di Ettore Messina a di Mike Budenholzer, convocati entrambi nella giornata di martedì a New York per sostenere il secondo (e forse conclusivo) colloquio. Due profili diversi per provenienza (la gran parte della carriera di Messina si è ovviamente svolta in Europa, quella di Budenholzer negli Stati Uniti) ma accomunati da un’esperienza comune: se l’allenatore italiano è ancora attualmente sulla panchina di San Antonio (dal 2014), l’ex head coach di Atlanta ha trascorso al fianco di Gregg Popovich la bellezza di 17 stagioni, prima di spendere le ultime cinque al comando degli Hawks, con cui nel 2015 ha vinto anche il premio di allenatore dell’anno NBA. L’ex allenatore della nazionale azzurra – già intervistato anche dagli Charlotte Hornets, prima che la franchigia del North Carolina affidasse la sua panchina all’ennesimo assistente di casa Spurs, James Borrego – è stato il primo candidato sentito dal duo di proprietari dei Bucks, Wes Edens e Marc Lasry, ancora lo scorso 5 maggio. La sua prima intervista, ha riportato più di una fonte NBA, ha impressionato talmente i vertici dei Bucks da promuoverlo immediatamente tra i finalisti, dove lunedì ha fatto irruzione anche Budenholzer, in una mossa forse pensata dalla proprietà del Wisconsin per contrastare l’interesse sempre crescente dei Toronto Raptors per l’ex allenatore di Atlanta. Licenziato Dwane Casey dopo la stagione più vincente mai fatta registrare dalla franchigia canadese, anche i Raptors hanno bussato alla porta di Budenholzer, attratti da un curriculum di grande prestigio: società e allenatore hanno preso contatto nel corso del weekend e le discussioni sono continuate nella giornata di lunedì. Per questo forse a Milwaukee hanno voluto mandare un messaggio immediato sul loro forte interesse per Budenholzer, a oggi da considerare il favorito per la panchina dei Bucks. Ma Messina ha incantato nei colloqui e potrebbe magari sfruttare l’assist involontario di Toronto: in palio ci sarebbe il primo posto da capo allenatore della sua carriera, che lo renderebbe il secondo allenatore europeo di sempre (dopo Igor Kokoskov, approdato recentemente a Phoenix) su una panchina NBA.