Una scivolata casuale, un colpo involontario alla gamba sinistra, la Oracle Arena con il fiato sospeso: Klay Thompson prende la strada degli spogliatoi, salta metà quarto di gioco, ma fortunatamente non è nulla di grave e ritrova il parquet
Una serie playoff può cambiare per ogni minimo particolare, figurarsi quanto possa scombinare gli schemi un infortunio che arriva dopo metà primo quarto ai danni di uno degli All-Star in campo. Dopo essersi goduti gli strombazzati favori del pronostico, è corso un brivido lungo la schiena ai tifosi e allo staff degli Warriors quando hanno visto Klay Thompson piegato su sé stesso dopo il colpo subito alla gamba sinistra. Un’azione di gioco tanto banale quanto pericolosa: ribaltamento di fronte di Golden State pronta a correre in contropiede, J.R. Smith se ne accorge e prova a lanciarsi in anticipo sulla linea di passaggio. Il termine “lanciarsi” non è casuale, ma letterale: il n°5 dei Cavaliers frana a terra dopo aver perso l’equilibrio, travolgendo Thompson e lasciandolo a terra dolorante. Una contusione alla gamba sinistra che aveva lasciato presagire ben altri problemi. A guardare il replay infatti è chiaro come il piede di Thompson resti piantato sotto l’avversario e la gamba compia una torsione tutt’altro che naturale. Il n°11 di Golden State a quel punto tira il fiato, si avvia verso la panchina, ma decide poi che è meglio dare una controllata con alcuni componenti dello staff medico, prendendo la via degli spogliatoi e rendendo molto più silenziosa del solito la Oracle Arena. Gli unici sussulti dei tifosi di casa arrivano quando Smith tocca il pallone, sommerso dai fischi, mentre Cleveland fa gara di testa in avvio sfruttando anche lo stato di confusione generato da uno spavento del genere. Sei minuti di gioco dopo però, tutto per fortuna torna a posto. Thompson ritrova il parquet, la Oracle ritrova fiato e decibel, mentre il suo beniamino dimostra di essere a posto prendendo una conclusione da lontanissimo non appena il pallone gli è passato per le mani. Le Finals soprattutto non perdono uno dei protagonisti più importanti della sfida.