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NBA Finals, LeBron James come Tracy McGrady: palla al tabellone e super schiacciata

NBA

I dieci punti in apertura di match dei Cavaliers portano la firma degli altri, ma i primi due messi a referto da LeBron James sono d’autore: auto-assist e volo indisturbato al ferro. Una giocata che ricorda quella dell’indimenticato Tracy McGrady all’All-Star Game del 2002

Le partite NBA non finiscono mai, sono delle lunghe maratone piene di tappe intermedie, cambi di inerzia e di ritmo. Parziali, canestri allo scadere o rimonte sono all’ordine del giorno, ma non sempre bisogna aspettare così a lungo per saltare in piedi sul divano e urlare a squarciagola. Alle volte bastano letteralmente due minuti per godersi la giocata più spettacolare del match, soprattutto quando sul parquet c’è LeBron James. Sai che se decide, il suo marchio lo lascia subito nella sfida. E in gara-3 il n°23 dei Cavaliers sembrava avere intenzioni diverse: ben 10 punti Cleveland senza che James abbia messo un singolo punto a referto nei 120 secondi iniziali. Un lusso, visto quanto sforzo era stato costretto a fare per trascinare tutti i compagni nei primi due episodi. Poi, quando è arrivato il suo momento, ha deciso di fare le cose in grande, sfruttando il cambio di JaVale McGee in difesa e inventandosi il modo più spettacolare per uscire da una situazione complicata. James infatti perde un paio di volte il controllo della palla sporcato dall’avversario, raccoglie il palleggio e sa di avere a disposizione ancora due passi: bastano e avanzano per fintare un tiro, far saltare McGee e auto-lanciarsi al ferro. Palla al tabellone e decollo verso il canestro, in una giocata che solo lui era riuscito a fare alle Finals anche nella passata stagione. Una di quelle che fanno esplodere di gioia la Quicken Loans Arena, la Remix resa nota sui parquet NBA da Tracy McGrady, che stupì tutti all’All-Star Game del 2002 tirando fuori dal cilindro una delle tante giocate che hanno reso eterno un talento unico come quello di T-Mac. Una schiacciata regolare anche a termini di regolamento, come sottolineato anche dall’account degli arbitri NBA che da questa gara hanno iniziato a sperimentare il racconto e il commento live delle chiamate via Twitter. Grazie della consulenza, ma in questo caso nessuno si era posto il problema.