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NBA, telenovela LeBron: aerei, uomini di chiesa, telecamere a circuito chiuso: ecco le teorie cospirazioniste

NBA

In attesa della sua decisione ufficiale, si cerca ogni possibile indizio per "indovinare" la futura destinazione della superstar di Cleveland. E alcune teorie sono più strane e incredibili di altre...

Non si parla d’altro, non sembra interessare nessun argomento alternativo: mancano ormai solo poche ore al via della free agency NBA e il nome di LeBron James è quello che continua a tenere banco. La decisione di non esercitare la player option prevista dal suo contratto con i Cavs sembra aver ridotto le reali contendenti a non più di tre squadre, Lakers, Sixers e gli stessi Cavs, ma ciò nonostante il tentativo di leggere i fondi del caffè e scorgere quell’indizio decisivo che possa rivelare in anticipo una decisione attesa nei prossimi giorni (se non addirittura ore) è rimasto sport nazionale oltreoceano. Ecco allora che che il sito SBNation ha scelto di analizzare le teorie cospirazioniste emerse negli ultimi giorni che provano fantasiosamente a immaginare il destino futuro di “King” James. Ecco allora reclamare un ruolo di qualche tipo un pastore religioso, telecamere a circuito chiuso, aerei privati e un trainer di Cleveland, tutti ipotetici tasselli di un puzzle di cui al momento non si riesce ancora a vedere l’immagine completa ma che potrebbe presto svelarsi. Ecco le teorie più strane che potrebbero/dovrebbero spiegare la prossima scelta di LeBron.

Il pastore MyRon Edmonds

Si tratta di un pastore nato in Michigan che ora predica e opera a Cleveland, Ohio. Nel 2014 aveva previsto che LeBron James sarebbe tornato ai Cavs e ora, con un tweet datato 29 giugno, è pronto a scommettere che resterà fedele alla sua squadra: “Ha fatto opt out ma con ogni probabilità firmerà un contratto annuale e rimarrà con i Cavs”, la sua convinzione. Non si sa da dove venga, ma si sa che la superstar dei Cavs non è mai stata vista nella chiesta di Mr. Edmonds, per cui la credibilità del messaggio sembra alquanto limitata.

Le telecamere a circuito chiuso

Si tratta di quelle fatte attivare proprio in questi giorni fuori dalla sua villa losangelina, azionabili in remoto tanto dalla sua residenza di Bath (appena fuori Cleveland) dove James e la sua famiglia vivono durante la stagione che dalla polizia locale. Potrebbe essere un segnale che il giocatore tema manifestazioni (magari anche violente) fuori dalla sua dimora di L.A., così com’era successo (con una frase ingiuriosa e razzista scritta sui muri esterni) durante le finali NBA 2017. E viste le reazioni dei suoi tifosi alla celebre “Decision” del luglio 2010, potrebbe far pensare a un secondo addio…

Gli aerei privati

Negli ultimi giorni c’è stato un jet privato che nel corso degli ultimi 10 giorni ha compiuto diverse tratte, partendo da Cleveland e atterrando a Miami e poi da lì verso le isole Anguilla: si tratta di tre destinazioni non a caso toccate da “King” James, che partendo dalla sua città attuale è prima andato in Florida per poi concedersi una vacanza con la famiglia ai Caraibi. Resta da vedere se su quel jet si trovava proprio la stella dei Cavs o soltanto qualcuno del suo entourage: la cosa interessante è che il jet da Anguilla è poi ripartito alla volta di Los Angeles, dando così il via a mille speculazioni con ogni probabilità inutili, perché è risaputa la predilezione del "Prescelto" per la città degli angeli durante la sua offseason. Atterrato infatti nella città californiana, James ha soltanto fatto sapere (attraverso le solite ben informate fonti) che non ha intenzione di organizzare meeting in persona con la dirigenza di Cleveland, continuando a comunicare a distanza come fatto finora con regolarità, dalla fine della stagione a oggi.

Cuffs The Legend, il trainer-amico

Si tratta di un trainer che opera nell’area di Cleveland e che conta tra i propri follower online superstar NBA del calibro di Kevin Durant, Dwyane Wade, Chris Paul e, ovviamente, LeBron James. Nel 2014 il suo nome era circolato online perché su Twitter aveva pubblicato una foto della canotta Cavs di “King” James appesa nel suo armadio: “Sto solo organizzando l’armadio di mio figlio. Non badate a me”, aveva scritto in maniera ironica, come a voler invece far capire di avere notizie riservate sul ritorno a casa (poi effettivamente avvenuto) del ragazzo di St. Vincent-St. Mary’s. Quella stessa foto è stata ora retwittata dallo stesso Cuffs The Legend, ma stavolta le sue previsioni sono cambiate: il trainer è convinto che James finirà ai Lakers, tanto da prevedere che la sua maglia gialloviola finirà per essere la più venduta di sempre e dicendosi anche un po’ preoccupato del fatto di dover restare in piedi fino a tardi per poter seguire in tv le gare di LeBron sulla costa Ovest (con una differenza di tre ore di fuso rispetto a Cleveland).