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Mercato NBA: Kevin Durant fa lo sconto agli Warriors e firma un biennale da 61.5 milioni

NBA

L’MVP delle ultime due Finals NBA ha rinnovato il contratto con Golden State: un biennale che potrebbe liberarlo tra 12 mesi, con KD che ha rinunciato anche stavolta a oltre 5 milioni di dollari. Un sacrificio utile per mantenere unito e competitivo il roster dei campioni in carica

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Era uno dei rinnovi più scontati di questa free agency ed è arrivato poche ore dopo l’inizio ufficiale delle trattative (con il mercato che è andato da subito in fibrillazione). Kevin Durant resta agli Warriors (su questo non c’erano molti dubbi) e come fatto già lo scorso anno ha preferito firmare un biennale con opzione per il secondo anno, che potrebbe liberarlo nuovamente tra 12 mesi. Il tutto per un cifra che si aggira attorno ai 61.5 milioni di dollari. Sì, anche questa volta l’MVP delle ultime due Finals NBA ha deciso di fare lo sconto ai bi-campioni in carica, rinunciando a parte dei guadagni a cui avrebbe potuto ambire. La player option rifiutata da Durant e presente nello scorso accordo era da 26.2 milioni, mentre il massimo a cui avrebbe potuto ambire era da 35.7. Alla fine la soluzione che è stata trovata è a metà strada: la firma infatti è arrivata per 30 milioni tondi (e lordi, come sempre quando si tratta di contratti NBA) per la prossima stagione, con un risparmio per Golden State di altri 5.7 milioni che, sommati ai 9.7 a cui aveva rinunciato la scorsa estate, portano a oltre 15 milioni di dollari la cifra complessiva che gli Warriors sono riusciti a risparmiare grazie al sacrificio di Durant. Una rinuncia per mantenere flessibilità in realtà: per incassare 35.7 milioni KD avrebbe dovuto accettare almeno due anni di accordo garantito (che con l'opzione sarebbe diventato un triennale), mentre il n°35 ha preferito tenersi libero di poter firmare già dal prossimo anno un contratto da 5 anni al massimo salariale. Al tempo stesso va sottolineata la scelta di rinunciare a parte del proprio guadagno per tenere in piedi un roster che sembra non avere difetti, impossibile da affrontare per tutte le altre 29 franchigie. Una decisione che ha in parte sorpreso, visto che lo scorso anno l’incentivo era quello di trattenere Shaun Livingston e Andre Iguodala, mentre questa volta non sembrava esserci necessità (almeno apparente) di sottoscrivere un accordo in parte al ribasso, come sottolineato anche dal GM Bob Myers che a margine delle Finals raccontò come per Durant questa volta Golden State sarebbe stata disposta "a fare tutto il possibile" e ad accontentare ogni suo desiderio. Un bell’affare insomma, in attesa che dal prossimo anno il rinnovo di Klay Thompson porti il monte salari di Golden State ben oltre la soglia consentita. A meno che anche il n°11 non decida di estendere già da questa stagione, anche lui a cifre ridotte. A quel punto toccherà trovare il modo di battere questa corazzata sul campo, visto il sacrificio che tutti sono disposti a fare pur di continuare a giocare insieme.