La prima telefonata partita dallo smartphone dal giocatore più ambito in questa free agency è stata per la sua ex squadra: un segnale, nonostante nessuna delle due parti ha voluto raccontare il contenuto e il significato della lunga chiacchierata
Mezzanotte è appena passata dall'altra parte dell'oceano, il mercato NBA è ufficialmente iniziato. LeBron James ha aspettato che trascorresse un minuto prima di schiacciare il tasto verde del suo smartphone e mettersi in contatto con i Cavaliers. In una free agency in cui tutti pensano che abbia già preparato le valigie, il primo pensiero di LeBron James non poteva che essere rivolto alla sua Cleveland a cui la carriera del n°23 resterà per sempre legata a prescindere da cosa sceglierà di fare nelle prossime ore. Rich Paul, l’agente di James, ha raccontato della telefonata poi confermata anche da Koby Altman, il GM della squadra dell’Ohio che non ha voluto specificare il contenuto e il significato della chiacchierata notturna. È stato un gesto d’addio, una chiamata di cortesia o la conferma di una trattativa che sta per giungere in porto? Nessuno azzarda delle ipotese, anche se l’interesse da parte di LeBron di andare a giocare ai Lakers resta fortissimo, come spiegato più e più volte nelle ultime settimane, nonostante la decisione di Paul George ha costretto i giallo-viola a cambiare i piani e puntare a DeMarcus Cousins. Il 6 luglio è il giorno delle conferme ufficiali, in cui i contratti verranno materialmente firmati, ma il turbolento mercato NBA rende spesso e volentieri note con largo anticipo le trattative andate in porto. La telefonata è partita (neanche a farlo di proposito) da Los Angeles, dove James si è spostato nelle ultime ore dopo i giorni di vacanza trascorsi su un'isola dei Caraibi. Assieme a lui è volata in California anche la sua famiglia, oltre a tutto lo staff che lo segue dovunque; stretto attorno a lui in un momento così delicato della sua carriera. James a 33 anni e mezzo è chiamato a decidere cosa fare del suo destino: firmare un quinquennale da 206 milioni di dollari complessivi con i Cavaliers, oppure scegliere durata e squadra, facendo le valigie e sognando un successo da qualche altra parte. James ha chiesto espressamente alle squadre interessate a lui di evitare di "mettere in piedi un circo" per spiegare i loro progetti e provare a convincerlo con lunghi colloqui e presentazioni. LeBron ha già tutto ben chiaro in mente, consapevole che una volta scelta la squadra sarà lui a dettare le condizioni dell’accordo. Un piccolo sacrificio che diverse squadre NBA sarebbero ben disposte a fare pur di poter aggiungere James al proprio roster.