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NBA, si chiude la Summer League di Las Vegas: Portland campione, Josh Hart MVP

NBA

Il secondo anno dei Lakers succede a un altro gialloviola, Lonzo Ball, come MVP nel Nevada, guadagnandosi i complimenti di "King" James. Ma a spuntarla in finale contro L.A. sono i Portland Trail Blazers, che vendicano la sconfitta subita l'anno scorso in finale

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La summer league di Las Vegas ha espresso i suoi responsi al termine di 86 partite e quasi due settimane di pallacanestro che hanno visto coinvolto tutte le 30 squadre NBA. Vendicando la sconfitta subita per mano proprio dei gialloviola lo scorso anno in finale, i Portland Trail Blazers hanno battuto i Los Angeles Lakers 91-73 in finale aggiudicandosi il torneo e completando un ruolino di marcia che li ha visti imbattuti, con 7 vittorie a fronte di nessuna sconfitta (solo i Golden State Warriors nel 2013 e i Chicago Bulls nel 2016 erano riusciti a concludere la summer league nel Nevada senza incassare neppure un ko). In vantaggio dal primo all’ultimo secondo della sfida di finale, Portland ha avuto in K.J. McDaniels il suo miglior marcatore a quota 17 punti, mentre per i Lakers il top scorer è stato ancora una volta Josh Hart, autore di 12 punti (ma con solo 3/12 al tiro) prima di venire espulso per doppio fallo tecnico per proteste. Un finale amaro per il secondo anno gialloviola che ha però avuto modo di festeggiare il titolo di MVP della manifestazione, ricevuto in virtù di cifre stellari: per lui nel Nevada medie di 24.2 punti, 5.2 rimbalzi e 1.5 recuperi con oltre il 47% al tiro, e un torneo impreziosito dai 37 punti messi a segno nel doppio overtime di semifinale contro Cleveland ma anche dai 27 con 6 rimbalzi contro New York. Josh Hart è il secondo Lakers consecutivo a lasciare Las Vegas con il trofeo di MVP della summer league tra le sue mani, visto che l’anno scorso il destinatario del premio era stato il rookie losangelino Lonzo Ball. “Potrebbe competere per un posto in quintetto”, ha fatto sapere Magic Johnson, ammirato dal rendimento del prodotto da Villanova, mentre il gm Rob Pelinka ha voluto sottolineare il suo contributo anche al tiro da fuori (39.6% da tre punti da rookie) in una squadra accusata da più parti di avere pochi tiratori da schierare sul perimetro accanto a LeBron James. Proprio il neo-acquisto gialloviola è stato tra i primi a congratularsi su Twitter con Josh Hart.

I migliori quintetti premiati a Las Vegas

Hart ha spiegato il suo personale trionfo nel Nevada grazie al lavoro duro compiuto insieme a uno degli assistenti allenatori dei Lakers, Miles Simon: “Credo di aver mostrato un migliorato controllo del pallone e una capacità di crearmi il tiro direttamente dal palleggio che l’anno scorso non avevo”, ha osservato. Anche grazie a queste qualità, il suo nome è stato ovviamente inserito nel primo quintetto della summer league, insieme a Hart Wendell Carter Jr. dei Chicago Bulls, Kevin Knox dei New York Knicks, Collin Sexton dei Cleveland Cavs e Christian Wood dei Milwaukee Bucks. A completare la top 10 dei migliori giocatori visti a Las Vegas nel secondo quintetto ecco invece un compagno di Hart ai Lakers come Sviatoslav Mykhailiuk, la primissima scelta assoluta al Draft 2018 per i Phoenix Suns Deandre Ayton, Wade Baldwin IV dei Portland Trail Blazers, Trae Young degli Atlanta Hawks e Jaren Jackson Jr. dei Memphis Grizzlies.